1DF> Revolution Volley: Ambrogio Fogar, il suo cane Armaduk e la pallavolo

Ambrogio Fogar. Chi tra i meno giovani ricorda le imprese del famoso esploratore scomparso nel 2005, comprenderà il nesso tra una partita di pallavolo e il personaggio che, con il suo cane husky Armaduk, sfidò l’inospitale Polo Nord. Il legame, la connessione sono presto svelati. A Roma si è giocata una partita di pallavolo ad una temperatura alpina. E non solo. Come moltissimi sapranno, in Italia si sta tentando di far arrivare nella Capitale le Olimpiadi del 2024. Ebbene se la realtà delle palestre romane è quella rappresentata dalla inospitale e inadeguata location di Via Baldassarre Longhena, sarebbe quasi da augurarsi che i giochi venissero assegnati ad altre metropoli. Nemmeno uno dei parametri richiesti dai canoni federali sembra essere nei limiti. Spazi insufficienti sia ai lati del campo e sia per quanto riguarda l’altezza del soffitto. Spazi che per la loro inadeguatezza, rappresentano reali pericoli per chi insegue i propri sogni in una palestra di pallavolo. Eppure in questo strano luogo, due squadre di livello si sono date una appassionante battaglia. Le prime due squadre in classifica, separate prima della gara da un solo punto, si sono affrontate dando vita a cinque spettacolari, emozionanti set. E se l’impianto fosse stato più consono, il livello sarebbe stato ancora più elevato e spettacolare di quanto non si sia riusciti a proporre. Prima della cronaca dell’incontro, crediamo sia doveroso fare un inciso sull’arbitraggio. Chi ha la pazienza di seguire le nostre note sulle gare, sa che non citiamo mai i direttori di gara. Loro sono una componente fondamentale di questo nostro Sport e hanno un compito davvero delicato. Ebbene in un contesto così delicato, il signor Michele Valente di Roma ha saputo gestire, oltre che con le conoscenze tecniche, anche e soprattutto con il buon senso una delicata gara di vertice. Arbitrare in una palestra dove il pubblico, peraltro numerosissimo, era a stretto ridosso del campo di gara non è facile. Occorre, come dicevamo, buon senso e cognizioni tecniche. Ne abbiamo avuto un chiaro esempio. Non è piaggeria ma solo una considerazione doverosa. Il signor Valente ha distribuito equamente le doppie, le invasioni, i quattro tocchi, palla dentro o palla fuori senza mai dare la sensazione di essere condizionato dal vociare, ovviamente di parte, dei tifosi presenti. Una lunga premessa quella di questa cronaca, doverosa per sottolineare l’importanza della gara. Si affrontano le prime due compagini della classifica, distanziate di un solo punto; 21 per la Revolution Volley e 20 per le ragazze dell’ALPI. Gara delicata e per cuori forti. Si inizia con le ospiti di Roma Est al servizio schierati in P6. La frazione si delinea subito con un notevole equilibrio. Un punto ad una squadra e un punto all’altra. Qualche problema lo si riscontra per le ospiti allorchè una ricezione meno che perfetta vede il pallone toccare le travi incombenti a meno dei 6 metri canonici o impattare sui muri posti a meno di quel metro e mezzo sancito dal Comitato Federale. Sul punteggio di 19 a 20 prima il coach Alessandro Gentile e sul 21 pari il coach casalingo Buffa chiamano il Time Out. La frazione sta vivendo il suo finale e si cerca di dare le ultime, fondamentali indicazioni. Evidentemente gli input del coach ospite funzionano nel verso giusto in quanto le rossonere ospiti si aggiudicano il set sul 25 a 23 in 22 minuti. Cambio campo e l’equilibrio si ripresenta in modo quasi speculare. La seconda parte del set però vira in modo evidente verso le padrone di casa e, nonostante i due Time Out chiamati dallo staff tecnico della Revolution Volley, è l’ALPI ad aggiudicarsi il parziale con un 25 a 19 in 25 minuti. Parità dunque a sottolineare quell’equilibrio che, ormai è chiaro, permeerà tutta la gara. Terzo set e cambiamenti di formazione non se ne registrano se non per soluzioni tattiche contingenti. Il terzo parziale di gara vive un leggero ma costante vantaggio delle ragazze ospiti che mantengono sempre a distanza la squadra avversaria. Un lieve riavvicinamento avviene sul 21 a 18 per le rossonere in trasferta, ma si arriva alla conclusione in 29 minuti sul 25 a 21 a favore della Revolution Volley. Il quarto set, ormai notoriamente spartiacque per la vittoria dell’una o per la risalita dell’altra, viene giocata malissimo dalle “Rivoluzionarie” che sembrano rimanere in campo solo fino a metà set. Sul 12 a 10 a favore della squadra di casa, le ospite mollano improvvisamente e lasciano aperta la corsia del tie break alle avversarie. Un black out imprevedibile che porta al 25 a 14, a favore di ALPI, in 25 minuti. Lotteria del tie break quindi. L’equilibrio di fondo che ha caratterizzato tutta la gara vedrà il suo acme in quei quindici punti da vivere in apnea. Inizia la Revolution al servizio che dopo il break di un punto, sfodera un parziale di 5 punti. Altro break di un punto e la squadra ospite si ripete con un altro parziale di tre punti che porta all’inversione di campo sull’8 a 2 a favore delle ospiti. Tutto fatto quindi? Ovviamente il volley regala sempre emozioni e il + 6 non intimorisce più di tanto la forte squadra di casa che riesce a produrre un break incredibile di 8 punti portandosi sul 10 a 8. Notevole davvero. Revolution Volley spacciata? Anche qui la grinta gioca un ruolo determinante. Le ospiti non ci stanno a buttare via una gara in questo modo; del resto di regali (vedi quarto set e parte del quinto) ne hanno elargiti a sufficienza. Dopo il Time Out chiamato da Alessandro Gentile, coadiuvato da assistant Alessio Di Iorio, si assiste a una risalita che, con un break di cinque punti, riporta le rossonere a + 3 sul 13 a 10. Ribaltata la situazione. L’undicesimo punto delle ragazze di casa non è sufficiente a fermare l’ultimo strappo della Revolution Volley che si aggiudica il set e i due punti con un 15 a 11 raggiunto in 17 minuti. Festa in campo e tra gli aficionados. Gara che, ripetiamo, avrebbe meritato un palcoscenico migliore che avrebbe sicuramente offerto, agli infreddoliti spettatori, uno spettacolo di ancora superiore livello. Brave le due squadre a reggere le oltre due ore di battaglia. Prossimo appuntamento per la Revolution Volley, sabato 23 contro la terza in classifica, quel Bitossi matricola terribile di questo girone, alle ore 19 presso la palestra dell’istituto Benedetto Croce in Via Francesco Compagna, 15. Poi si vivrà la sosta al termine del girone di andata, per prepararsi all’intrigante parte finale del campionato. Buon Volley a tutti.

1^ Divisione Femminile
Girone A
ALPI vs Revolution Volley
2 a 3
(23/25; 25/19; 21/25; 25/14; 11/15)

ALPI: Andellini M., Costini C., Crescenzi C., De Zorzi C., Favarato R., Iannaci C., Lomartire C., Coccia C., Perrone V., Pucci C., Reyes C.N.
Libero: Palazzi F.
Coach: Buffa L.
Vice: Frasca M.
Dirigente: Tomatis A.

Revolution Volley: Conti Giorgia, Del Monte Giulia, Gaviglia Ylenia, Gentili Federica, Lucarini Sara, Marcucci Michela, Montuori Chiara, Paternoster Michela, Punzo Claudia (Cap), Troncanetti Silvia, Ubaldini Martina.
Libero: Mencarelli Alice
Coach: Gentile Alessandro
Assistant coach: Di Iorio Alessio
Dirigente: Gaviglia Sergio

Arbitro: Valente Michele di Roma
Refertista: Canzian Marco

Ufficio Stampa