DF> L’Amaldi in Serie C

US Amaldi Team

Un sogno che diventa realtà, questa è la classica frase che si pronuncia nel momento di realizzare qualcosa di inatteso, che avvicinato allo sport, rende tutto molto emozionante ed esaltante.
E bene sì, finalmente possiamo dirlo , l’Amaldi Team Volley è in serie C.
Questa parola che è stata bandita, per lunga parte di questa stagione sportiva è finalmente una realtà.
Come tutti sanno, la nostra Società, in pochi anni si è messa in luce alla ribalta del mondo pallavolistico romano, avendo inizio (quattro anni fa) con un piccolo gruppo di fanciulle, che rispetto ai “santoni” del volley,  con organizzazioni ventennali, portavano al cospetto delle nostre, vere e proprie corrazzate, compresi scout man, doppie e tripli allenatori al seguito, video operatori, fotografi, nonni, zii,cugini,parenti e affini vari.
Ancora ricordiamo con viva emozione, il primo incontro di queste nostre apripista (quasi  tutte alle prime armi), era il 09 Novembre 2007, Campionato Under 16 Provinciale Girone Q, di fronte l’Ascor 94 (che ci sembra arrivò alle semifinali del torneo), equipe che giocava insieme da diversi anni, con atleti già con esperienza di gioco avanzato (con giocate di primo tempo al centro e attacchi dalla seconda linea), con nel girone la Società Folgore, dove nelle loro file militava “una certa” Eleonora Tortelli (successivamente divenuta punta di diamante del nostro team). Finì chiaramente 3-0 per le nostre avversarie, ma ci difendemmo alla grande, con un terzo set molto combattuto.
 Ricordiamo ancora gli spalti colmi di genitori, che vivevano con passione le nostre gare, forse neanche conoscendo a fondo le regole, infatti spesso ci trovavamo, a dare delle brevi  spiegazioni sulle gradinate di che cosa era accaduto, perché per noi era tutto nuovo, perché il nostro entusiasmo era nel vedere un recupero di Ilaria, oppure un attacco di Betta, ma una cosa non mancava mai, la GRINTA che non ci faceva mollare mai, come nel derby con la Borghesiana della terza giornata, che con un vibrante tie break  vinto per 15-11 ci portava in paradiso, le ragazze al centro del campo stremate, ma felici di aver insieme al neo allenatore Massimo Spezzi, raggiunto un obiettivo di giornata importante, in quel momento erano le campionesse, eravamo un team che con passione e cuore riusciva a superare l’ostacolo del noviziato, di atlete che per il primo anno cominciavano a scoprire cosa era la “vera” pallavolo, quella che si inizia verso i sei anni per cominciare a portare i primi frutti verso i 14, per poi fiorire verso i 16/18 anni.
Insieme al Dott.Gentile (il Doc), nel mese di settembre dello stesso anno andammo in ritiro pre-campionato in quel di Amatrice(senza l’allenatore Spezzi da poco contattato, che non poté essere presente per problemi di  ferie già godute), dove in dei bungalow in legno, immersi nel verde facemmo un’esperienza “incredibile”, sotto tutti i punti di vista, con gli ultimi giorni di permanenza a -5 gradi, dove le ragazze dormivano vestite, con le felpe, in letti a castello, ma con la voglia di cominciare il loro cammino di pallavoliste vere, quelle con il nastro bianco sulle mani, e la maglia da riscaldamento pre-gara, quelle che chiamavano gli schemi da gioco, per far confondere le avversarie, senza nemmeno sapere cosa volesse significare.
Ecco questo era il primo mondo Amaldi volley, quello tutto cuore e sacrificio, a misura di una “squadretta” di periferia, ma con un’organizzazione potenzialmente pronta a sbocciare, con un staff che piano piano prendeva forma e ci faceva diventare sempre più numerosi e più grandi, con l’emozione di essere unici, alla faccia dei “sapientoni”, che alla risposta di giocare a Tor Bella Monaca, venivamo considerati “diversi”, al pari degli “Scugnizzi Napoletani”.
E……, infatti i risultati sono arrivati.
All’inizio del campionato, non pensavamo di lottare per la promozione,ma poi partita dopo partita, sono aumentate le convinzioni di farcela.
Bravissime le nostre ragazze, non era semplice rimanere sempre al vertice , senza avere le vertigini e con le squadre avversarie, che quando ci  incontravano, quadruplicavano le forze  per metterci in difficoltà.
Di solito quando si raggiungono degli obbiettivi, si comincia a fare la lista dei ringraziamenti, dare merito a dei singoli che specificandone la motivazione, hanno dato quel contributo senza il quale nulla sarebbe stato possibile.
L’elenco sarebbe lunghissimo (basti pensare alle atlete,tecnici,dirigenti,etc.) ma  credo che  questo successo è il coronamento di un sogno un po’ di tutti, di quelli in prima o in seconda linea (per ritornare alle regole del nostro gioco), per quelli che anche soltanto per un secondo si sono avvicinati al mondo Amaldi Volley.