Volleyrò: Salvestrini 9, Mancinelli 2, De Luca Bossa 1, Agohgobe, Turlà 4, Kantor 9, Cecconello 5, Ciarrocchi 5, Dalla Rosa 9, Nwankalor 11, Ferrara 7, Oggioni (L), Teofile (L). All.: Kantor – De Persio
Errori 17, Battute sbagliate 8, Muri 11, Aces 1
Cave: Allegretti 14, Dal Canto 18, Di Tommaso 1, Gatta 19, Germini, Mazzoni 15, Moroni 1, Pochini, Ruocco 1, Tomassi 11, Del Rosso (L), Grossi (L). All.: Celeschi – Leone.
Errori 22, Battute sbagliate 7, Muri 11, Aces 1
Arbitri: Renzi – La Rocca
Montagne russe per le due formazioni, alla fine della corsa a sorridere c’è solo il Volleyrò. Le ragazze di Giangrossi festeggiano per una vittoria che, per larga parte dell’incontro, sembrava impossibile; sono le seconde linee a tirare la carretta ed a ribaltare una sfida che sembrava irrimediabilmente segnata. Tirata di orecchie per la formazione di Celeschi, le ragazze riescono a mettere a segno due sonori schiaffi, ma, al momento di atterrare l’avversario, si trovano improvvisamente senza forze e reattività. Le padrone di casa partono benissimo, sorprendendo, già al primo fischio, l’avversario; Nwakalor e Ferrara lavorano benissimo da posto quattro fiaccando le deboli resistenze delle ospiti. Celeschi inserisce la Gatta al posto dell’ex Ruocco, ma la mossa non è sufficiente per rivitalizzare un gruppo che marcia a singhiozzo. Gli effetti sono ad effetto ritardato, Cave torna a girare a pieno regime nel secondo parziale, ordinata in campo e con il fronte offensivo letale il match sembra cambiare decisamente proprietà; Gatta, Allegretti, Dal Canto e Tomassi la fanno da padrone e per il Volleyrò di fa notte. Ancor più buio il terzo set per le padrone di casa, solo sette punti all’attivo ed encefalogramma piatto di fronte ad un Cave che non si fa pregare per incamerare velocemente il 1-2 che apre orizzonti rosei. E qui arriva il peccato mortale che vale il match. Giangrossi si affida alle seconde linee di posto quattro, sperando nel miracolo; Cave non affonda e non approfitta delle difficoltà dell’avversario. Il Volleyrò riprende a lottare grazie alla Salvestrini, il gruppo ritrova l’ordine difensivo smarrito per due parziali; il set si adagia su un equilibrio che sembrerebbe in ogni modo premiare le ospiti. Soprattutto quando proprio la Salvestrini si infortuna in dirittura di arrivo. Entra la Kantor, con la Dalla Rosa, sovvertono previsioni ed incontro. Cave non ha gli occhi di tigre e si fa irretire dalle ragazzine di Giangrossi che hanno il pregio di credere al miracolo sino alla fine: è proprio l’uno-due di Della Rosa a cambiare le sorti finali nella lunghissima volata. Galvanizzate dalla rimonta, le ragazze di casa continuano a spingere anche nel tie-break, tanto che in pochi scambi si guadagnano il più cinque che vale la vittoria. Cave non trova al proprio interno le energie necessarie ad assorbire la botta e si consegna con poche resistenze, portando a casa un solo punto dopo aver pregustato il piacere della vittoria piena.
Marco Benedetti