World League 2014 – Dragan Travica analizza la doppia vittoria in Brasile

Dopo aver raggiunto nella serata di ieri Curitiba, Mauro Berruto e gli azzurri hanno iniziato il viaggio intercontinentale che li sta riportando in Italia. L’esordio in World League è stato importante ed esaltante. Due vittorie in casa del Brasile sono una impresa da ricordare, qualcosa che accade molto, molto di rado a chiunque. Il sestetto tricolore c’è riuscito con grande merito, ammutolendo il pubblico Jaragua do Sul accorso in gran numero per applaudire i suoi campioni e che invece ha dovuto applaudire il gran gioco italiano: “Battere due volte il Brasile a casa sua, non è roba di tutti i giorni, ma è roba di questi giorni. – ha sottolineato un concreto Dragan Travica che dopo l’ esaltante, ma stressante stagione in Russia, ha ripreso subito in mano il gioco azzurro – Ovviamente siamo davvero soddisfatti di questo week end veramente positivo, sia a livello di risultati, che di gioco, ma anche come squadra, considerando che era molto tempo che non giocavamo insieme. Abbiamo stupito gli altri, ma anche noi stessi. Ci siamo resi conto che siamo diventati una squadra capace di stare divisa per parecchi mesi, ma di essere in grado di riprendere subito il ritmo e il gioco che avevamo lasciato. Questo è un segnale di forza, ma soprattutto di grande maturità”. Poi ha continuato il “Drago” azzurro: “Io credo che l’Italia negli ultimi tre-quattro anni abbia riguadagnato il rispetto delle squadre avversarie ed anche del nostro pubblico. Adesso sono in pochi a pensare che abbiamo ancora un gap da recuperare a chi ci sta davanti. Senza presunzione e con tanta umiltà, dico che possiamo giocare alla pari con le squadre più forti del mondo. L’abbiamo dimostrato qui in Brasile, sia nella prima, che nella seconda gara. Sempre tenendo i piedi per terra, ci dobbiamo guardare negli occhi e continuare su questa strada. Un cammino che abbiamo voluto fare, che abbiamo sudato per fare e che possiamo continuare a percorrere”.
Travica, analizzando la doppia sfida vinta, svela quella che per lui è stata l’arma in più dell’Italia: “La cosa più bella che ho visto in queste due gare è stato il sorriso che aveva tutto il gruppo in campo. Io come regista devo guardare con attenzione lo stato d’animo che mostrano i miei compagni. Personalmente sono un persona che sorride molto, ma quest’anno ho imparato a sorridere ancora di più. L’esperienza che ho fatto all’estero mi ha fatto capire che la serenità non basta mai, serve anche quando le cose non vanno tanto bene o vanno male. Questi sorrisi sono la cosa che più mi è piaciuta in queste due gare. Sarei ipocrita se non ti dicessi che il risultato è stato comunque molto importante. Ma ci tengo a sottolinearlo ancora che il modo in cui siamo stati in campo è stato gioioso”.
L’arrivo degli azzurri a Roma è previsto nella prima mattina di domani, lunedì 26 maggio. Circa 48 ore di riposo, poi mercoledì si ritroveranno a Trieste sede della prima gara del secondo week end (venerdì 30 maggio ore 20.30) contro l’Iran.

Fipav