B1M> Monterotondo senza cinismo, passa Sant’Antioco

Sul campo neutro di Montopoli di Sabina è andata in scena la 9A giornata
del girone B della B1 maschile: Monterotondo squadra di casa, ma in
trasferta a causa dell’indisponibilità del PalaLeoni, si trasferisce in
quel di Montopoli come già alla quinta giornata contro la Conad Reggio
Emilia (quella volta costrinse la capolista ai vantaggi strappando due
set ed un punto agli emiliani), per affrontare i sardi della VBA OLIMPIA
SANT’ANTIOCO in un importante match salvezza.
Il 2013 non si è concluso bene per i ragazzi di coach Spanakis che,
seppur dimostrando di essere un team agguerrito e assolutamente
all’altezza della serie cadetta, hanno lasciato diversi punti sul campo
soprattutto in trasferta e sono alla ricerca di maggiore concretezza già
in questa prima giornata del nuovo anno. Sant’Antioco guidata dal bomber
CARDONA (per lui tante stagioni in serie A da protagonista con le maglie
di Ravenna, Cuneo, Piacenza, Latina) ha invece un roaster di primo piano
che non è riuscito ancora a dimostrare tutto il suo potenziale in questa
prima parte del campionato.
SPANAKIS schiera subito in campo l’ultimo arrivo, il giovane e
talentuoso ANDREA ZANCLA proveniente dalla A2 di Corigliano e tesserato
poche ore prima (per lui presentazione ufficiale prevista per giovedì
p.v.), mentre per il resto è la formazione tipo con Bacciaglia e Marino
centrali, Piccini e Di Leo in diagonale, Rossi e Zancla di banda e
Mazzolena libero. I sardi di mister DRAGANOV si presentano con Cerquetti
e Cardona in diagonale, La Forgia e Ferraro al centro, Rinoldo e
Saglimbene schiacciatori con Spampinato libero.
Monterotondo parte convinta con DI LEO sugli scudi che trasforma con
facilità ogni alzata di PICCINI mentre Cardona dall’altra parte della
rete risponde colpo su colpo: il set rimane equilibrato ma sul finale la
spuntano i padroni di casa con il minimo vantaggio (25-23). Anche il
secondo set segue lo stesso copione, ma è sul finale di set che
Sant’Antioco perde la testa per alcune decisioni dubbie degli arbitri.
Vengono espulsi entrambi gli allenatori dei sardi e le penalità inflitte
dai cartellini dei giudici di gara decretano la fine del set (26-24) tra
le proteste vibranti degli ospiti.
Nel terzo set è ancora il nervosismo dei sardi a dominare la scena:
viene espulso dal campo Cardona per proteste, ma Sant’antico non molla
seppur priva del suo principale terminale d’attacco. L’epilogo potrebbe
sembrare scontato, ma la pallavolo riserva sempre sorprese: Monterotondo
compie il grave errore di pensare di avere messo ormai al sicuro il
risultato e forse inconsciamente si rilassa, mentre la squadra ospite
trova nei presunti torti subiti e nell’esperienza e nella grinta di
giocatori come JERRY RINOLDO e MARIO FERRARO le energie nervose per
cambiare volto alla partita. Palla su palla il collettivo sardo porta ai
vantaggi Rossi e compagni e si aggiudica il terzo set (25-27).
Monterotondo è frastornata e non riesce a reagire perdendo di lucidità:
Spanakis fa girare la squadra sperando in un moto d’orgoglio dei suoi ma
il quarto set ha il distacco più netto del match (18-25), grazie anche
alle bombe del rientrato Cardona e al muro granitico della squadra.
Parità, partita capovolta e tutto rimandato al 5 set. Non c’è però la
reazione attesa da parte degli eretini che dopo l’uno-due incassato
sembrano disorientati e non riescono a costruire il buon gioco espresso
nei primi due parziali. La spunta Sant’Antioco (10-15) che può
festeggiare il successo e scavalcare proprio Monterotondo in classifica,
staccandosi dalle zona calde.
Monterotondo deve ricercare ancora una maggiore concretezza e cinismo se
vuol centrare l’obiettivo salvezza con tranquillità. Ora arriva il
difficile derby del Lazio in trasferta contro il TUSCANIA DI TOFOLI che
viaggia nelle zone nobili della classifica; obiettivo della settimana
per Spanakis sarà quindi quello di far dimenticare in fretta la cocente
sconfitta, risollevare il morale e instillare nei suoi una sana dose di
cinismo e cattiveria agonistica indispensabile per raggiungere i
traguardi prefissati, punto dopo punto.

Ufficio Stampa