A2F> Pomezia non frena la marcia della capolista

Foto Giulia Carbonari

Marco Benedetti

Parma non scherza nemmeno a carnevale e continua nel suo percorso netto
RDM Pomezia – Cariparma SiGrande Parma
Rdm Pomezia: Fanella  (K) 6, Bragaglia 5, Corjeutanu 12, Luciana13, Chihab 1, Ruzzini, Baldini, Scarpellino , Casillo 3, Krasteva (L), Mari 1.  All.: Luca Cristofani.
Errori 14, battute sbagliate 3, Muri 9, Aces
Parma: Martini (L), Romanò, Montani 8, Savarika, Conti 10, Musti De Gennaro 15, Pincerato 3, Gibertini (L), Grizzo 1, Conti, Cella 11, Napolitano Senkova 10, Brusegan. All.: Napolitano
Errori 10, battute sbagliate 2, muri 9 Aces
Arbitri: Perdisci – Cappelletti

Il periodo poteva essere quello giusto, il detto popolare recita “a carnevale ogni scherzo vale” e quale modo migliore se non tentare ciò che non è mai riuscito a nessuno in questo campionato; Parma si presenta a Pomezia forte del suo percorso netto di ben 19 vittorie, un cammino fantastico che è però soggetto alla legge dei grandi numeri. Per Pomezia un’occasione per impreziosire una stagione che, malgrado tutti gli ostacoli, si presenta molto soddisfacente; le ragazze di Cristafani ci mettono impegno, ma alla fine non basta per interrompere la marcia trionfale di un Parma che rasenta la perfezione. L’avvio è emozionante e molto equilibrato, le padrone di casa dimostrano il giusto approccio, trovando le soluzioni per contenere la pericolosità delle ali emiliane, ribaltando il gioco a proprio favore; è una prima fase il cui equilibrio dipende fortemente dalle doti difensive di Parma e dalla gran vena della Musti De Gennaro, capace di colpire a ripetizione senza trovare ostacoli sulla propria strada. Pomezia ci mette il cuore, Corjeutanu e Luciana ci mettono i punti, ma non è sufficiente; le due bomber non vengono supportate sufficientemente dalle compagne di posto 3. A metà parziale il cambio di marcia delle ospiti, Parma trova nella battuta il primo grimaldello che scardina la ricezione di Mari e compagne, poi entra in scena la Cella a chiudere ogni discorso. Per Pomezia si fa buio pesto, una oscurità che durerà a lungo. Chiuso il primo set, il secondo parziale non regala alle padrone di casa scossoni degni di nota; Bragaglia per la Chihab non trova soluzioni positive al centro, Corjeutanu e Luciana, forse troppo poco imboccate, non riescono a fornire il patrimonio di punti a loro abituale, Fanella non ha centimetri e potenza per scardinare l’onnipresente muro avversario. Dal lato emiliano Cella, Senkova e Conti esprimono tutte le proprie potenzialità sulle ali, Montani e Musti De Gennaro sono costanti al centro. Una vera e propria macchina da guerra, quella parmigiana, con tante soluzioni a disposizione della Pincerato, tutte valide dal punto di vista tecnico e della continuità. Tutto facile per Parma, quindi, fino a metà del terzo parziale; nella fase finale, però, arriva il break di Pomezia. La capolista abbassa la guardia forte di un vantaggio anche consistente, comprensibile quindi la distrazione. Cristofani aveva ordinato l’ennesimo giro di valzer per le centrali, fuori la Casillo dentro nuovamente la Chihab; parte del parziale scivola via infruttuoso, poi improvvisamente la scintilla. Senkova e Cella non offrono più l’altissimo contributo in ricezione, cominciando ad evidenziarsi piccole crepe dovute alla eccessiva sicurezza. Dall’altro lato della rete, Bragaglia pizzica dal centro, soprattutto Corjeutanu e Luciana trovano continuità di palloni e punti, dando la stura ad un finale mozzafiato. Chi non molla nemmeno un centimetro è la Musti De Gennaro, con un lavoro improntato sulla quantità e tanta qualità; è lei la top scorer dell’incontro, è lei a mettere giù i palloni che servono a mantenere a galla le compagne, è lei che mette lo zampino sui muri che sigillano la ventesima perla dell’anno in una volata mozzafiato.