DF> Sant’Elia, 17° turno fatale alle ciociare.

Agostino Pauciullo
US Sant’Elia volley

La “STP Sant’Elia Volley”, dopo 33 incontri utili consecutivi, cade a Roma
ASD Virtus Roma Pallavolo  3 25 19 25 26
STP Sant’Elia Volley   1 21 25 23 24
ASD Virtus Roma Pallavolo: 80 Duvisero P.; 11 De Simone F.; 19 De Simone L.; 4 Morra L. (capitano); 6 Paoloni I.; 15 Pelosi G.; 5 Proietti F.; 12 Socillo A.M.; 18 Socillo F.R.; 3 Stenti N.; 16 Testa S.; 1 Oro S.10 Snenni I. – Allenatore: Gubbiotti N. – Dirigente: Pietrogilli F.  
STP Sant’Elia Volley: 4 Angione A.; 14 D’Agostino R.; 6 Di Nardi S.; 13 Di Nardi V.; 10 Fusaro M; 7 Mancini G.; 20 Mariani L. (capitano); 4 Milana C.; 9 Torrice E.; 11 Umbaldo E.; 1 Viola T. –  Allenatore: Vizzaccaro F.; Vice Allenatore: Savona M. – Direttore Sportivo: Pauciullo A.
Roma 26 febbraio 2011. La cabala non c’entra, non c’entra il 17 quale turno di campionato né alcuna altra scusa per giustificare una così brutta prestazione. La STP cade malamente contro una fortissima Virtus che, a differenza della capolista, aveva preparato fin nei minimi dettagli la partita.
Più volte abbiamo ripetuto che non bisognava cullarsi sugli allori, non bisognava mollare la concentrazione che in questa fase del campionato è vitale. Chi pensa che il campionato sia ormai vinto commette un errore mortale, chi crede che si possano riporre i remi in barca dimostra di non aver capito nulla di quanto, invece, occorre fare e, se possibile, con più determinazione e forza di prima, anche perché tutte le altre squadre giocheranno sempre al massimo contro di loro e al massimo dovranno rispondere le atlete della STP se vogliono portare in porto questo che ancor oggi è e rimane uno splendido campionato, salvo voler gettare tutto alle ortiche con prestazioni quali quella di sabato.
E veniamo alla partita. Il primo set vede subito una Virtus concentratissima che fa il suo abituale gioco: difesa fortissima sia a muro che in ricezione e concentrazione a mille. Di contro atlete svogliate, superficiali, che inanellavano errori su errori e che si trascinavano fino alla conclusione del set sul punteggio di 25 a 21.
Musica completamente diversa appena le santeliane decidevano di giocare se non come sanno, almeno con un pizzico di grinta in più, vincendo facilmente il secondo set col punteggio di 25 a 19.
Poi il crollo. I due successivi set sono stati dei veri e propri harakiri. E questa volta dalla debacle non si è salvato neppure coach Vizzaccaro, artefice in altre occasioni di interventi tali da recuperare anche le situazioni più complicate ma che sabato sembrava, forse più delle sue stesse ragazze, convinto della ineluttabilità della sconfitta, rinunciando totalmente a fare quei cambi che, forse, avrebbero potuto dare una svolta all’incontro. Troppa psicologia nella sua inerzia, troppi se e troppi ma in un momento che richiedeva solo decisioni drastiche ed immediate. Troppe le atlete fuori condizione, troppi gli errori commessi ripetutamente e senza un briciolo di reattività per giustificare il solo, solito cambio tra la Mariani e la Viola, assolutamente inefficace anch’esso.
Eppure, pur giocando la peggior partita dell’ultimo anno e mezzo, le santeliane rimanevano sempre in partita nonostante le coriacee avversarie non mollassero mai. Ecco, questa è stata la vera differenza tra le due compagini. Forza, orgoglio, grinta e carattere delle Virtussine contro un’abulia totale delle avversarie. E così pur in vantaggio di 23 a 21 nel terzo set ed addirittura di 24 a 19 nel quarto, le santeliane riuscivano nell’impresa, che sicuramente vorranno dimenticare al più presto, di regalare set e partita alle incredule avversarie, che si davano a più che giustificati festeggiamenti per essere state le uniche a sconfiggere quella che fino a sabato sembrava un squadra invincibile.
Tutti sapevamo che prima o poi una sconfitta ci sarebbe stata, che la interminabile sequenza di vittorie si sarebbe interrotta, e non fare drammi è stato sempre il convincimento di tutti. Ma la rabbia rimane per il come questa sconfitta è maturata, strameritata nell’insipienza dell’atteggiamento che tutta la squadra ha tenuto in campo.
Le lacrime che alla fine in molte avevano sul volto, ci restituiscono delle atlete consapevoli che non è più possibile fare delle prestazioni del genere, che bisogna ritornare a comportamenti consoni ad un momento tanto delicato che non ammette cali di tensione, che da oggi le partite, tutte le prossime partite, vanno preparate con la massima serietà e concentrazione fin dai singoli allenamenti. Il campionato è ancora lungo e i sette punti di vantaggio sono ancora tanti se la lezione di sabato scorso è servita. La prossima partita, anch’essa delicata contro un’altra forte concorrente, il Volta Latina, ci dirà se lo scivolone di sabato è stato solo un’incresciosa parentesi e se il magnifico sogno di una clamorosa impresa possa continuare.