Beach> La ASD Open Beach annulla il Winter Tour 2012/2013

Ufficio Stampa

Cari associati, appassionati e Associazioni di Beach Volley,
Lo scorso giugno il Presidente della FIPAV Lombardia, il Sig. Adriano Pucci Mossotti, ha
contestato ad Open Beach l’organizzazione del torneo “Milano By Night 2012”. In
particolare, di averlo fatto senza avere richiesto alcuna autorizzazione alla
Federazione, privando in questo modo i tesserati partecipanti della copertura
assicurativa ed esponendoli a possibili sanzioni.
Come sapete tutti, e sapeva la Federazione, il Milano by Night è un torneo misto
amatoriale, riservato ai soli associati e corsisti e giunto ormai alla sesta edizione.
Noi abbiamo prontamente riscontrato tale lettera, contestando che né dalle Carte
Federali né da altra documentazione sia possibile evincere quali tipologie di torneo
sono soggette a autorizzazione della FIPAV (riporto i punti della nostra difesa
nell’Allegato “A”).
Abbiamo chiesto quindi alla FIPAV Lombardia un riscontro a tali considerazioni; questa,
anziché fornircelo, ha segnalato l’infrazione alla Procura Federale.
Il procedimento è quindi partito e lo scorso 6 novembre la Commissione Giudicante,
dopo averci sentito e pur avendo dato atto della presenza di numerose circostanze
attenuanti, ha comunque deciso di infliggere una multa di € 1.000,00 all’Associazione e
ha comminato la sospensione di un mese da ogni attività al Presidente.
A seguito dei fatti di cui sopra, con grande rammarico Open Beach comunica il
proprio sentimento di sfiducia e delusione nei confronti della FIPAV Lombardia dalla
cui segnalazione è scaturito il procedimento.
Siamo onesti, la sanzione comminata non è di importo tale da farci fallire. E’ però di un
importo che non troviamo in alcun modo commisurato alla gravità dell’irregolarità
contestata, se anche ce ne fosse una.
Inoltre, noi siamo un’associazione priva di scopo di lucro, che va avanti con il lavoro
non retribuito di pochi soci e che non ha il beneficio di sfruttare infrastrutture federali;
non abbiamo un patrimonio cui attingere in queste eventualità. Per cui, per poter
tornare a far quadrare costi e ricavi, pagare questa sanzione ci impone di tagliare altri
investimenti e ridurre altre attività, e questo è un danno per tutti.
Ciò che ci lascia davvero sconcertati è però la forte sensazione che si sia trattato di un
attacco mirato nei confronti di Open Beach, l’unica associazione in Lombardia che da
diversi anni organizza Tornei FIPAV a carattere nazionale nel pieno rispetto delle regole
e ha sempre intrattenuto ottimi rapporti con la Federazione nazionale, i suoi dirigenti e gli atleti tesserati di tutta Italia.
Ma ancor di più stupisce la mancanza totale di attenzione nei confronti di una delle pochissime associazioni in Italia, l’unica in Lombardia, a promuevere tornei FIPAV di beachvolley durante il periodo non estivo; una delle poche ad organizzare corsi invernali per tutti i livelli, inclusi corsi per più di 150 bambini. In altre parole una delle poche associazioni che non si limitano ad organizzare eventi ma spendono energie ed ingenti risorse economiche per lo sviluppo di questa meravigliosa disciplina
Si potrebbe proseguire a lungo enumerando ciò che in modo innovativo Open Beach ha fatto per questo sport da quando è nata, 8 anni fa. Ma più importante è la linea tenuta sempre nell’organizzare qualsiasi attività: una linea fatta di rispetto delle regole e di creazione di cultura e passione per lo sport.
Per questo è lecito chiedersi quali possano essere le motivazioni e la visione “lungimirante” di questo attacco che, inutile dirlo, si sarebbe potuto evitare con una semplice telefonata prima dell’inizio del torneo o comunque prima di procedere con una denuncia.
Non stiamo parlando quindi di un trattamento di favore o fuori dalle regole, ma di una semplice telefonata. Telefonata che qualunque federazione di qualsiasi disciplina avrebbe fatto nei confronti di qualsiasi sua associata.
Invece, la FIPAV Lombardia ha deciso di mettere in difficoltà una sua associata. Tra tutte, proprio Open Beach.
Non parliamo poi del fatto che la materia del contendere sono i tornei amatoriali misti, materia che dalle carte federali non risulta affatto chiara. Anzi, ciò che si è sempre pensato è che regolati dalla Federazione fossero i tornei maschili o femminili, che sono discipline olimpiche. Buon senso, e legittimità costituzionale, vorrebbero che prima si chiarisca la norma e cosa essa intende, e poi se ne puniscano le violazioni.
Non solo: nei confronti dei tornei amatoriali la Federazione Regionale ha notoriamente mantenuto un regime di comportamento “tollerante” per anni e su questo noi facevamo legittimamente affidamento. Il cambio di linea a nostro avviso ci andava segnalato prima, proprio per tutelare la nostra fiducia.
Duole dirlo, ma a noi, così, non piace.
Una FIPAV, in particolare una FIPAV Lombardia, che non collabora con le associazioni che dovrebbe rappresentare e tutelare, se non addirittura mal disposta nei loro confronti, non aiuta il movimento di tanti che per passione stanno cercando di sviluppare il beach volley. Anzi tende a distruggerlo, fa venire la voglia di rinunciare; perché si possono combattere tutte le diffcicoltà, ma non si possono combattere le stesse federazioni di appartenenza, quelle che dovrebbero essere invece alleate e al fianco delle associazioni nel risolvere i problemi.
La tolleranza adottata fino ad oggi da tutte le FIPAV regionali nei confronti dei tornei amatoriali sociali era una scelta intelligente basata sulla convinzione che questi tornei creano il volano per quelli agonistici, per non parlare dell’aspetto ricreativo e aggregante che rivestono nella vita associativa.
La Federazione Lombardia invece ha inteso attaccare questo movimento silenzioso di centinaia di amatori che si stanno avvicinando al beach volley e che, se i tornei sociali non esistessero, non avrebbero occasioni per fare un torneo in tutta la loro vita.
Ecco, una FIPAV, in particolare una FIPAV Lombardia, che ci vede come un pericolo per la pallavolo o al massimo come divertissement estivo per gli atleti dell’indoor, anziché come un bene di cui aver cura e far crescere, non è la Federazione di cui abbiamo bisogno.
Una FIPAV così a noi, sinceramente, non piace
Vi garantisco che non è intenzione di Open Beach fare del vittimismo, anzi, spero che quanto è successo serva da stimolo a tutti per proporre un cambiamento, per stigmatizzare il comportamento di federazioni regionali miopi come quella della Lombardia. Uno stimolo per tutti coloro che credono in questo sport a partecipare al cambiamento con proposte e azioni concrete.
È giunto il tempo di cambiare.
E’ quindi con grandissimo dispiacere che alla luce di quanto successo Open Beach annuncia che, di comune accordo con BVU, il circuito invernale nazionale FIPAV denominato “Winter Tour 2012-2013” è annullato. Da parte di Open Beach è inoltre sospesa qualsiasi altra attività di collaborazione con la FIPAV.
Un caro saluto,
Il Presidente
Stefano Calabrese