A1M > M.Roma: dalle stalle alle stelle e ritorno

foto giulia Carbonari - Saraceni

Marco Benedetti

M.Roma Volley – BCC-NEP Castellana Grotte  2-3 (21-25/23-25/25-22/29-27/12-15)
M.Roma:  Zaytsev 23, Paolucci 2, Lebl 9, Uriarte , Tomatis, Cesarini (L), Corsini , Saraceni 11, Ricci, Bencz  23, Yosifov 14, Corsano (L), Hoxha. All.: Giani
Battute sbagliate: 23 Ace:  3 Muri: 12
Castellana: Milushev 25, Rak 7, Pagano, Cozzi 7, Guglielmi (L), Guerra 2, Patriarca 4, Falaschi 2, Torre 3, Dvranen 13, Rodriguez 8, Gallotta 2, cicola (L). All.: Gulinelli
Battute sbagliate:  14 Ace: 2 Muri: 10
Arbitri: Bartolini – Gini
MVP: Zaytsev

La M.Roma ha definitivamente smarrito la strada della vittoria; ancora una sconfitta, che deprime ancor di più uno spirito già basso. Le tensioni avvertite alla vigilia non si sono dissipate, anzi, visto l’esito dell’incontro, si saranno accumulate forse oltre il limite di guardia. Da salvare la reazione ai torti subiti che ha portato il punto in classifica, preoccupa però un finale di campionato con troppe nubi all’orizzonte.
L’avvio della M.Roma porta i nomi di Bencz e Saraceni, sono loro a dettare i tempi offensivi, ben imbeccati in cabina di regia da parte di Uriarte; Castellana appare spaesata e colta di sorpresa, inevitabile lasciare un buco di quattro a vantaggio dei padroni di casa. Per gli ospiti è Dvoranen a suonare la carica, sono i suoi colpi ad incrinare qualche certezza capitolina ed a mettere a terra quei palloni che colmano il gap; una iniezione di fiducia che rigenera tutti i compagni e determina un brusco cambiamento di rotta nel parziale, con una fase centrale che vede gli ospiti avanti di due e Roma in crisi di identità. Dopo la paura iniziale, per Castellana diventa sin troppo semplice gestire il minimo vantaggio, incrementandolo anche nella parte finale, abusando della fragilità emotiva di Roma. Una fragilità che si riverbera anche nel secondo parziale, tanto che Giani cerca la scossa mandando in campo capitan Paolucci dopo un minimo sindacale di scambi, una mossa che non regala soddisfazioni e che non restituisce le difese immunitarie caratteriali a Roma. Castellana imperversa su tutto il fronte offensivo, coprendo al meglio gli spazi difensivi, costringendo i padroni di casa ad un’agonia non messa in preventivo, mitigata appena dal solito Zaytsev. Nel terzo, per scuotere Roma, servono le decisioni del primo fischietto, una presunta offesa che “incattivisce” il colpo di Ivan e cloroformizza la fase offensiva di Castellana; Roma si ritrova finalmente davanti. E’ un vantaggio tonificante per tutto il fronte offensivo che, come per miracolo, ritrova tempi e colpi. Gulinelli corre ai ripari inserendo l’esperto Torre al posto di Falaschi; il regista lo ripaga subito con un ace. Potrebbe filare tutto liscio ma non è stagione, il Sig. Gini presume di vedere l’ennesima invasione di Yosifov a muro, incassando il malcontento della vittima e di tutto il palazzo. Per Bartolini non ci sono dubbi, immediato esce il rosso dal taschino. L’espulsione temporanea mette la ali al velivolo a rischio stallo, Bencz e Zaytsev accorciano le distanze agguantando il set. L’adrenalina continua ad essere in circolo per Roma, l’avvio del quarto con l’ottimo muro ospite di Cozzi e Torre potrebbe stroncare le gambe, Zaytsev e Bencz, però, colmano lo svantaggio e mettono Roma nuovamente davanti a metà parziale. Chi beneficia dell’effetto “dopante” del rosso è Yosifov, è lui l’arma in più che scardina ripetutamente la difesa di Castellana, un apporto quantitativo e qualitativo che permette di affrontare in vantaggio la volata finale. Yosifov nel bene, Yosifov nel male nell’ultimo scatto viene colto in un fallo che potrebbe letale: Per fortuna che c’è Zaytsev; con le buone e con le cattive mette la firma determinante sul pareggio. Il tie break non perde di intensità emotiva, le due formazioni non peccano di grinta e determinazione, un fuoco rinvigorito da grandi gesti tecnici offensivi e difensivi, ma anche dalle perle del Sig. Gini. Un testa a testa emozionante e coinvolgente, un vincolo stretto che si rompe solo per in dirittura finale, ci pensa Milushev a festeggiare insieme ai propri compagni.