Buon compleanno zar Ivan!

Nato il 2 ottobre, come Omar Sivori, ma anche come il Mahatma Gandhi, e mettiamoci pure Groucho Marx e Sting. Insomma, a talento e genio sta decisamente in buona compagnia. E, bisogna dirlo, l’impegno per non sfigurare ce lo sta mettendo tutto. E allora buon compleanno Ivan Zaytsev! O zar, o Ivano, o il biondo. Come preferite. Tifosi, amici e appassionati di nomignoli ne han trovati diversi ma il risultato è sempre quello: oltre due metri di potenza e talento pallavolistico che, per fortuna, schiacciano con la maglia dell’Italia addosso (oltre che nel campionato italiano).

Buon compleanno e ancora cento di questi anni perché, diciamolo, a 24 compiuti, il russo-umbro-romano e ora maceratese Ivan, ha già vissuto due o tre vite, e non sembra intenzionato a rallentare: a 14 anni ha salutato il padre, grande ex campione dell’Unione Sovietica, che tornava in patria ad allenare e ha eletto l’Italia a suo paese, poi si è affacciato ai grandi palcoscenici come palleggiatore, è sopravvissuto a un confronto con la figura paterna che avrebbe schiantato un tir, ha rischiato di perdersi (vincendo a tempo perso un tricolore di beach), si è ritrovato cambiando ruolo (grazie al provvidenziale intervento e testardaggine controcorrente di Vittorio Sacripanti ed Ermanno Piacentini), ha fatto irruzione nella Nazionale a forza di salti a sfidare la forza di gravità e buchi per terra, è diventato l’idolo della Roma assetata di volley, e ora ha cambiato ancora, squadra e ruolo (opposto ricettore più o meno per quel che si è visto nella Supercoppa vinta con la Lube con tanto di premio Mvp).  Vi basta?

Buon compleanno ancora e che il santo protettore del volley (ce ne sarà uno o magari ce lo inventiamo che un po’ serve) ce lo conservi a lungo perché con i suoi 24 anni, la cresta bionda, il bell’aspetto e un po’ di guasconeria in campo, sta crescendo una folla di appassionate di pallavolo (e anche questo serve) e se ci mettiamo che quando parla non è neanche banale, ha tutte le carte in regola per diventare un personaggio che al mondo delle schiacciate serve come il pane. Sperando che dirigenti (federali e di società) non tentino di ridurlo al conformismo imperante in nome di un’omertà travestita da prudenza.

Buon compleanno Ivan e facci divertire ancora a lungo.

Valeria Benedetti