A1M > M.Roma: solo un lampo in un buio sempre più fitto.

Foto Giulia Carbonari-Bencz

Marco Benedetti-Roma 06/02/2011

Monza sfrutta al meglio l’occasione a Roma

M.Roma Volley – Acqua Paradiso Monza Brianza 1-3
(23-25/22-25/25-16/20-25)
M.Roma:  Zaytsev 17, Paolucci, Lebl 14, Uriarte 2, Tomatis, Cesarini (L), Corsini 6, Saraceni 9, Ricci, Bencz 14 , Yosifov 4 , Corsano (L), Hoxha. All.: Giani
Battute sbagliate: 16 Ace:  1 Muri: 9
Monza: Cetrullo, Rauwerdink 12, Pesenti, Krumins, Zito (L), Forni, Molteni 1, Buti 7, Rooney 7, Travica 5, Gavotto 20, Shumov 6, Exiga (L). All.: Monti
Battute sbagliate:  11 Ace: 1 Muri: 11
Arbitri: Boris – Rapisarda
MVP: Gavotto
Ennesima delusione per la M.Roma, solo un set a giustificare l’impegno, ma che non può dissipare i dubbi per una stagione sempre più nera. Ennesima sconfitta per la formazione di Giani, che sancisce, se ce ne fosse ulteriore evidenza, il crollo di tutte le aspettative di inizio stagione, eliminando di fatto ogni possibilità di obiettivi più prestigiosi. Il titolo è salvo, salvo terremoti impensabili, che sia l’alba di cambiamenti strategici in casa capitolina, come il maggiore utilizzo di giovani e l’abbandono di passati gloriosi non più attuali?
Giani ripresenta Corsano dal primo pallone, è l’unica novità che la panchina corta permette, tutto il resto della rosa scontato ed obbligato. Avvio per i padroni di casa all’insegna della sofferenza, il primo pallone un indizio chiaro: battuta di Zaytsev sulla testa di Lebl. Monza non è cinica al punto giusto ad interpretare a proprio favore le incertezze di Roma, la timida fuga iniziale non ha seguito con le ali di posto quattro fallose e ma imboccate. I padroni casa  possono così rientrare in partita,  sfruttando soprattutto le amnesie avversarie e le prestazioni di Zaytsev, Saraceni e Bencz. Il testa a testa finale è interrotto dall’errore proprio dell’opposto nero verde che regala il primo parziale a Monza. Il motivetto si ripete anche nel secondo set, con gli ospiti avanti sin dai primi scambi; Giani gioca la carta Corsini al posto di un abulico e falloso Yosifov. La decisione ripaga immediatamente il Tecnico capitolino, con i propri ragazzi che ritrovano equilibrio e, soprattutto punti; per Monza c’è sempre il “vecchio” Gavotto ad imperversare da posto due e quattro. Roma raccoglie nella fase centrale anche un benaugurante più tre, beneaugurante si ma inutile alla fine dei conti; quando Monza decide di spingere forte, per i padroni di casa si fa buio. Il black out si interrompe nel terzo, come se un elettricista avesse improvvisamente trovato la causa del danno; Roma comincia a girare in tutti i reparti, la difesa, con l’ausilio di Cesarini, trova posizioni ed efficacia, la fase offensiva si rinvigorisce e poi, quell’elettricista…per dar luce da una parte la toglie dall’altra. Per Monza un parziale mai iniziato, solo una presenza da indicare a referto. Nel quarto, finalmente, partita vera, con le due formazioni a fronteggiarsi sul piano del gioco, e non su quello degli errori; scattano ripetutamente gli applausi per le due difese, reattive ed acrobatiche, che favoriscono la spettacolarità del gioco. E’ un testa a testa piacevole ed incerto, un equilibrio che si rompe, però, nella seconda fase del parziale; è il muro brianzolo insieme all’”apparizione” di Rooney a regalare agli ospiti la staccata necessaria a creare il solco, quel più quattro che vale l’intera posta in palio. Per roma l’ennesima di una lunga serie di delusioni.