B2M> Monterotondo, giochi praticamente chiusi

Marco Benedetti

Monterotondo Pallavolo – Domar Altamura 3-0 (25-21/25-14/25-18)
Monterotondo: Baldasseroni 15, Cecchini, De Blasio, De Leo 11, Fanano, Gomes Soares, Maldera 3, Martinoia 11, Michienzi, Spanakis 6, Armeti (L). All.: Pastore – Spanakis
Errori: 11, Battute sbagliate 9, Muri 8, Aces 8
Altamura: Cataldi 5, Chierico, Cramarossa 4, Cutecchia, De Tellis 3, Gallotta 4, Maiullari 7, Schettini, Sette 8, Zavoianni 2, Zonno, Di Sabato (L). All.: Paglialunga
Errori 11, Battute sbagliate 8, Muri 7, Aces
Arbitri: Dell’Orso – Bozza
Il primo fischio è tutto per Roberto Rondoni, il minuto di silenzio per lasciarci in patrimonio la sua umanità ed il suo sorriso, malgrado l’ineluttabile. Dopo la tristezza l’ennesima prova di forza del Monterotondo, solo la matematica non ha ancora assegnato un titolo ed una promozione già in tasca. Altamura poteva essere un ostacolo insidioso, la classifica la indica come terza forza di questa stagione in piena corsa play off ; il campo ha ulteriormente messo in evidenza la forza di un gruppo affamato e cinico, con in mente solo la vittoria. Per i salentini solo un set, il primo, con qualche sogno di gloria, poi la marea blu eretina ha spazzato tutto. L’avvio è tutto di Spanakis e compagni, De Leo e Baldesseroni  ispirati trovano varchi e punti; per  i ragazzi di Paglialunga l’agonia ha origine nella ricezione traballante ed imprecisa, tanto che Cramarossa ben presto prende il posto di Maiullari. Il Monte tiene a distanza di sicurezza gli avversari, ci vuole una valutazione discussa della coppia arbitrale per limitare i danni agli ospiti. I salentini ne approfittano per limare lo svantaggio, prima, e per tentare, poi, un allungo insperato. Dopo un’altra invasione dubbia chiamata a Del Mastro, i ragazzi di casa hanno il sussulto che cercavano. Si rimettono in carreggiata sul fronte offensivo e tornano  a mettere pressione agli avversari. Sette perde lucidità, le sue soluzioni sono fallose lasciando libera la via agli eretini, sarà la sua battuta sbagliata a sancire il primo vantaggio di casa. Non ci sarà più storia, dopo pochi scambi Monterotondo spacca definitivamente il match; ci pensa Del Mastro, dopo un primo parziale abulico prende le misure, la sua serie in battuta con tre aces consecutivi scava il solco giusto. A stretto giro di ruota, ci penseranno anche Martinoia e De Leo dai nove metri e distruggere le poche sicurezze avversarie, il 2-0 arriva in un batter d’occhio. Terzo parziale, Sette e compagni provano a mettere maggiore cattiveria nella loro azione per vendere cara la pelle. Gli errori in battuta non aiutano però, la calma relativa di Monterotondo ha breve durata, l’acceleratore torna a tavoletta e per Altamura non c’è scampo. La fame degli eretini ha un’ulteriore dimostrazione a giochi fatti, Baldasseroni si vede negato un tocco sacrosanto, la sua reazione “merita” il giallo, ma non sposta di una virgola la spinta offensiva dei padroni di casa, sarà l’ennesimo errore in battuta degli ospiti a mettere in bacheca la vittoria che vale quasi la matematica promozione.  Male gli arbitri, prova che scontenta tutti con coefficiente quasi inesistente di difficoltà. Felicità a fine gara dell’unico giocatore di marca eretina, Martinoia: “Non posso nascondere la mia soddisfazione per questo campionato per me che sono cresciuto in questa Società. Con il Monte ho affrontato tutti i campionati, dal regionale fino al nazionale. Poi devo confessare che la gioia è doppia con Spanakis che mi alza i palloni e mi allena quotidianamente. Se penso che lo andavo a vedere quando Ostia vinse il Campionato che valeva la serie A.” Una crescita negli anni, tecnica e di personalità: “Io ho cominciato a giocare a pallavolo, a 22 anni è sicuramente tardi, o almeno sei in ritardo rispetto a molti altri. Avere la possibilità di allenarsi con persone più esperte è stato un grande vantaggio. Anche il campionato scorso in B1, con tutte le scoppole prese da fior di giocatori, è stato motivo di crescita. E’ quasi un miracolo per uno scarso tecnicamente come me vivere questa esperienza da titolare e poter gioire di due campionati vinti in B2.” Modesto sulle sue qualità, realista sulla sua dote principale il muro: “E’ la cosa che mi è riuscita sempre meglio, non sapevo attaccare ma a muro i palloni li prendevo. Sono un po’ anarchico vado sempre a cercare la palla ad istinto, e spesso mi riesce bene. Mi “becco” però anche i rimproveri di Spanakis che pretende maggior ordine da parte mia.” Ed a proposito del Mister, di partita non si parla, l’unico pensiero è per un amico che non c’è più: “Oggi è stato difficilissimo concentrarsi per la partita, tanto che avrei preferito non giocarla. La scomparsa di un amico vero come Roberto Rondoni è stata una enorme mazzata per me. Ho vissuto con lui tanti anni, ho avuto la fortuna di condividere la sua immensa umanità, oggi per me è un giorno tristissimo. “