2DF> Italo Svevo, emozioni al Magnani

Ufficio Stampa Italo Svevo

Consentitemi una similitudine cinematografica. Per i cinefili come il sottoscritto e per di più in uno scenario che, seppur non dedicato alla grande Anna (Nannarella), porta un cognome illustre, ieri sarà sembrato di assistere a un pomeriggio con un doppio film. La prima proiezione potrebbe partire dall’inizio del terzo set.
Al pomeriggio assistevano anche esponenti, ovviamente presenti per scrutare la forza delle squadre in campo, del Monteporzio e della Borghesiana concorrenti agguerrite per la conquista del primato.
Presenti invece per incitare le ragazze di casa, anche alcune ragazze della D della Italo Svevo, fresche vincitrici della gara contro il Villalba.
Dopo aver iniziato benissimo la prima frazione e aver creato una buona scorta di punti di vantaggio, le ragazze di coach Gentile hanno imboccato una parabola involutiva con ricezione approssimativa, servizi sbagliati e attacchi che consentivano alla, quadrata, squadra avversaria di reimpostare gioco e fare punti. Primo set al Cave per 25 a 18.
Il secondo set accentuava, ove fosse possibile, ancora di più questa tendenza. Anche i vari cambi operati da Gentile e le sollecitazioni di assistant coach Crocitti, non portavano al risultato di scuotere la squadra anche se il parziale finiva a referto con un punteggio meno punitivo del precedente: si chiudeva con un 25 a 21 per le ragazze ospiti seguite da un folto numero di sostenitori vocianti e, sicuramente, contenti dell’andamento del match fino a quel punto.
Si perdeva così anche la seconda frazione. Tanto per rimanere in argomento, sembrava di assistere al film già visto all’andata.
Iniziava così la parte finale del match. Come è ben noto, risaputo e acclarato il terzo set è lo spartiacque decisivo.   La squadra che ha vinto i primi due parziali arriva ad un passo da una vittoria piena che ti porta i tre punti e la felicità. Il team che, invece, ha perduto le prime due frazioni è sull’orlo del baratro. Si trova a dover operare una sorta di miracolo. La domanda che ti poni nell’intervallo tra il secondo e il terzo set è: la squadra troverà le energie, mentali soprattutto, per tentare l’impresa? E’ pur vero che nella storia del volley è successo innumerevoli volte che chi si fosse trovato sotto di due set, è poi riuscito a ribaltare il responso finale. Ce la potranno fare le “secondine”? Qui scatta il primo aggancio al mondo cinematografico. Avete presente il serial che vede protagonista Tom Cruise? Quella serie di avventure a volte anche affascinanti e ricche di effetti speciali? Esatto, avete indovinato. Al pala Magnani si stava per proporre un’edizione svevolina di Mission Impossible. La legge non scritta e non scientificamente spiegabile, stava per scattare. Per  rendere ancora più ricca di pathos la frazione, le ragazze dello Svevo avevano deciso di arrivare fino al 23 a 17, per il Cave,  prima di sferrare l’unghiata letale per le avversarie e vincere il parziale 25 a 23. Quanta tensione, quanta attenzione e quanta adrenalina in campo, sulle panchine e sugli spalti.
Avanti così. Il primo passo per togliere da quell’aggettivo il prefisso Im, è stato fatto. Ora bisogna afferrare il momento psicologico favorevole e sferrare l’attacco al traballante morale delle avversarie. Altra legge non scritta.  Per le avversarie il successo che sembrava così a portata di mano, ora si allontana mille miglia e non sanno più trovare in loro la sicurezza che le aveva accompagnate fino ad allora. Le gambe si fanno pesanti e non sono più fluide come prima. Per le ragazze di casa invece è il momento di mettere in campo la ritrovata sicurezza e compattezza: si deve vincere il quarto set. L’Italo Svevo questo lo recepisce e va ad affondare i colpi con ritrovata fluidità ed efficacia: è un significativo 25 a 17 a sancire che sarà il tie break l’epilogo della gara.
Coach Gentile chiede una cosa sola alle sue. Giocare quei 15 punti, quella ventina di minuti in apnea senza risparmiarsi ma con la sicurezza ritrovata. Ricordando quello che ogni settimana, nei duri allenamenti, viene provato.  E’ un avvincente punto a punto che caratterizza l’ultima frazione. Le ragazze dello Svevo passano al cambio di campo in vantaggio di due punti: 8 a 6.
Per la parte finale dell’ultimo set, per quelli che sono i punti che rappresentano i titoli di coda, le coronarie ricevono belle sollecitazioni perché il timore di un paio di errori esiziali è sempre in agguato. Niente paura però perché la mission è stata portata a compimento: 15 a 10 e si può citare il secondo film del pomeriggio.
E’ uno dei dieci western più importanti della storia del cinema; il regista del cult movie è Sam Peckinpah. Il film è Il Mucchio Selvaggio. Ebbene questa è l’immagine finale dell’abbraccio di tutte le ragazze della Svevo. Hanno liberato in quel groviglio di maglie blu, la gioia finale dopo la fatica e la tensione di una gara vissuta pericolosamente. Avevo scritto la scorsa settimana che si sarebbe visto con il Cave il risultato del lavoro settimanale in palestra. Beh il salmo è finito in gloria ma rimangono due set regalati. Su quello ci sarà da lavorare bene in settimana. Domenica si ospiterà il Quintilia che sta dietro lo Svevo ad un punto di distanza anche se con una gara in più.
La classifica è ancora incompleta poiché ci sono le gare da recuperare causa neve e tutto è ancora in bilico.
Starà alle “secondine” proseguire la marcia verso la vittoria finale e, possibilmente, facendoci soffrire un tantino di meno. Comunque, anche così, vi amiamo tutte.