A1M> M.Roma con impegno, Macerata con classe

Marco Benedetti

Lube Banca Marche Macerata –  M.Roma Volley 3-0
(25-23/25-18/26-24)
Macerata: Lampariello, Pajenk, Savani , Exiga (L), Parodi, Stankovic, Kovar, Monopoli, Van Walle, Travica, Omrcen, Podrascanin. All: Giuliani
M. ROMA: Lebl, Passier , Paolucci, Paparoni (L), Maruotti, Zaytsev , Boninfante, Bencz, Sabbi , Bjelica, Puliti, Corsano (L), Cisolla. All. Giani.
Arbitri: Sobrero – Santi
I progressi cercati e sventolati si intravedono, il risultato non cambia. Roma cade in casa delle prima della classe con il medesimo risultato dell’andata. Forse non è la migliore Macerata della stagione, soprattutto in battuta, ma il campo dimostra tutto il divario tecnico e fisico tra le due formazioni, con i padroni di casa che si concedono il lusso di tenere Savani in panchina, lasciando il palcoscenico al giovane Kovar in un sestetto omogeneo e fortissimo in ogni ruolo. Roma, al contrario, conferma di essere una coperta corta, con poche e prevedibili soluzioni offensive, troppo legate alla vena di Zaytsev e Sabbi, e con troppi problemi di tenuta a muro ed in difesa. Giani conferma in sestetto Cisolla e ritrova in panchina Bjelica, Giuliani si mette nelle giovani mani di Kovar per sfondare in posto quattro. L’avvio di Roma è confortante e promettente, tale da conquistare il primo vantaggio dell’incontro; Macerata è fallosa in battuta, ma anche la ricezione non si dimostra calda al giusto punto. Il parziale, però, non ha un padrone assoluto, Roma, dopo aver gettato alle ortiche il vantaggio, si trova a rincorrere da presso Travica e compagni. Il punteggio parla di un sostanziale equilibrio, ma i movimenti in campo raccontano di una formazione che va a singhiozzo, ma quando spinge è di efficacia impareggiabile: Macerata. Il finale si gioca palla su palla, è Omrcen a chiudere ogni velleità capitolina da posto due. Il cambio campo è lunghissimo per Roma, dura praticamente un set. Nel secondo, infatti, Roma risulta non pervenuta, solo gli errori di misura di Macerata dai nove metri regalano movimenti nel punteggio dei ragazzi di Giani, incapaci di offrire la minima resistenza alle folate offensive marchigiane, padroni di casa che trovano vere e proprie autostrade in posto tre. Il 2-0 costa il posto a Sabbi, Giani si affida a Bencz per dare nuova linfa all’azione offensiva. Il parziale è ancora saldamente nelle mani di Macerata che si libera ben presto della marcatura di Roma; tutto bene quindi per Travica e compagni, forti di un più cinque fondamentale. Il vantaggio seda temporaneamente i padroni di casa, ci vuole la furia del miglior Zaytsev per riportare Roma in partita. La serie del russo ha del miracoloso, segna rimonta e sorpasso in prossimità del traguardo, ma non basta. Macerata, rimette in moto tutte le sue doti, lo sprint finale è ancora suo con la firma di Podrascanin. Per Roma ancora un’ultima possibilità tra dieci giorni, quella che vale la Final Four di Coppa Italia, ma servono progressi notevoli, non solo nelle dichiarazioni durante la settimana.