DF > DLF: Difficile La Finale

Livia Zanichelli 31/05/2011

La finale di andata dei play off si è conclusa con una dura sconfitta per le ragazze della Dlf di Roma, battute dalle avversarie della Cherotermica Virtus Roma con uno scottante 3-0. Il coach della formazione ospite, Arduino Rozzi, commenta con grande spirito sportivo il match delle sue ragazze.
“Abbiamo trovato un avversario molto ordinato che ha sbagliato relativamente poco mentre noi dall’altra parte abbiamo faticato molto ad entrare in partita. È stato tutto molto legato all’approccio: si è lasciata costantemente l’iniziativa all’avversario, che dal canto suo è stato bravissimo a cogliere le occasioni che gli si presentavano. Purtroppo siamo stati carenti anche per ciò che riguarda il nostro punto forte, l’attacco. Bisogna comunque sottolineare che avevamo davanti un avversario molto valido, che si è comportato benissimo: le atlete della Virtus erano molto ordinate, molto tranquille, impeccabili direi”.
Senza mai mancare di mettere in evidenza i meriti e le qualità della formazione di Gubbiotti, mister Rozzi analizza con un po’ di amarezza i problemi che la sua squadra ha riscontrato nel match di domenica: “La squadra ha funzionato bene in ricezione ma poi non è riuscita a concretizzare in attacco quelle occasioni che la ricezione stessa le avrebbe permesso di sfruttare, cosa che di solito riesce a fare; le avversarie sono state eccellenti e hanno meritato la vittoria, ma credo che noi avremmo potuto fare un’altra partita e magari strappargli un set o due”.
Per quanto riguarda la gara di ritorno contro la Virtus coach Rozzi si esprime così: “Dal punto di vista tecnico, fisico e atletico non abbiamo nessun problema e penso che in generale le due squadre possano anche equivalersi; tuttavia le avversarie sono decisamente più solide dal punto di vista mentale ed è difficile che da un giorno all’altro la Dlf raggiunga una tale sicurezza: è una squadra di coetanee, più o meno tutte le atlete hanno vissuto le stesse esperienze agonistiche quindi nei momenti di difficoltà se parte della squadra entra nel pallone, manca l’elemento esperto e trainante che la tiri fuori dal panico”.