L’alzatrice: “Spero di incontrarlo in finale”. Il tecnico: “Sarà un piacere riabbracciarla”
ROMA, 7 aprile 2016 – Si saluteranno, forse si affronteranno e poi, comunque vada a finire, si abbracceranno. C’è anche un po’ di Volleyrò Casal de’ Pazzi nella Final Four di Champions League che andrà in scena nel prossimo week-end a Montichiari. Nella VBC Pomì Casalmaggiore c’è Carlotta Cambi, la palleggiatrice che è cresciuta nel settore giovanile del Volleyrò CDP vincendo anche uno scudetto Under 18; nel Fenerbahce allena, invece, Pasqualino Giangrossi, fino allo scorso anno sulla panchina delle formazioni giovanili della società romana. La speranza è che i due protagonisti si possano ritrovare nella finalissima di domenica per un derby dei ricordi, ma non è detto visto che tra loro potrebbero inserirsi il VakifBank, che sfiderà il Fenerbahce, dove gioca anche Lucia, figlia del professor Bosetti, tecnico di Orago che collabora attivamente nel Progetto Volleyrò, e la Dinamo Kazan, che invece se la vedrà con il Casalmaggiore. Sarebbe davvero bello, però, se Cambi e Giangrossi potessero disputare la finale e sarebbe un motivo di grande orgoglio per chi li ha conosciuti nei loro anni al Volleyrò CDP.
In che condizione arriva la tua squadra a questo appuntamento?
Cambi: “È stata una stagione particolare, vissuta tra alti e bassi. Alti, perché abbiamo chiuso la stagione regolare comunque in un’ottima seconda posizione; bassi, perché in Coppa Italia non siamo riusciti a conquistare l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Per quanto mi riguarda sono contenta di quello che ho fatto fino ad ara perché, nonostante fossi al primo anno in Serie A1, sono comunque riuscita a guadagnarmi molti spazi in campo”.
Giangrossi: “Veniamo da una stagione impegnativa che ci ha visto terminare la regular season al primo posto davanti al VakifBank, avversaria nella semifinale di sabato. Abbiamo conquistato la Supercoppa di Turchia e fino ad ora disputato un’ottima Champions”.
Che cosa ti aspetti da questa Final Four e che possibilità avete di conquistare la vittoria?
Cambi: “Ogni squadra punterà a vincere e noi dovremo dimostrare di essere arrivate a questa Final Four con merito e non soltanto perché siamo gli organizzatori della manifestazione. Qui a Casalmaggiore si respira un’aria di grande festa per questo avvenimento e speriamo di farci contagiare dall’atmosfera che si vive intorno a noi”.
Giangrossi: “Arriviamo con la consapevolezza di poter puntare al risultato più importante. Ovviamente incontreremo le migliori squadre d’Europa e sarà necessario esprimere un gioco di alto livello sia per qualità che per continuità”.
Vi conoscete dai tempi del Volleyrò CDP, che ricordo avete l’uno dell’altra?
Cambi: “Lino è un allenatore bravissimo e a lui mi lega un bel rapporto di amicizia. Siamo rimasti in contatto e ci sentiamo spesso anche se la distanza che ci divide è tanta. Insieme abbiamo vissuto momenti bellissimi come lo scudetto vinto con il Volleyrò CDP che è stato il coronamento di un sogno. Mi farà sicuramente effetto vederlo dall’altra parte della rete in un contesto così importante. Diciamo che farò il tifo per lui nella semifinale e poi speriamo di incontrarci in finale”.
Giangrossi: “Con Carlotta abbiamo condiviso la prima grande vittoria del Volleyro CDP, quello scudetto che era stato inseguito per anni e che il gruppo ‘96 ha centrato all’ultima occasione. Fu un anno speciale che porterò sempre nel cuore insieme al ricordo di una squadra eccezionale che tanto sta continuando a fare bene in altri contesti. Carlotta in particolare si sta comportando benissimo e si sta ritagliando spazi importanti nelle rotazioni della sua formazione. Sono molto orgoglioso di lei e sarà bello riabbracciarla e poterle fare i complimenti di persona, anche se per telefono ce li siamo scambiati spesso”.
In che modo il Volleyrò CDP ti ha aiutato ad arrivare dove sei adesso?
Cambi: “Al Volleyrò ho vissuto momenti indimenticabili della mia vita. Sarò sempre grata ad Armando Monini, Andrea Scozzese, Laura Bruschini e a tutto lo staff per avermi dato la possibilità di mettermi in mostra in una vetrina così importante. In Toscana, dove sono nata, il livello giovanile è più basso e probabilmente non avrei avuto la stessa occasione di farmi vedere che invece ho avuto a Roma. È stata un’esperienza fondamentale nella mia crescita di giocatrice e sono maturata tanto anche come persona. Il Volleyrò ti forma il carattere, ti insegna a vivere già come un’atleta di alto livello e ti prepara a reggere l’urto nel passaggio alla Serie A”.
Giangrossi: “Questo è un argomento che richiederebbe un libro. Ho fatto tanta gavetta e per assurdo il Volleyrò ha rappresentato l’ultimo step di questo percorso. Un ambiente dove la qualità del lavoro e l’impegno profuso ti spingono a tirare fuori risorse fisiche e mentali che a volte non sai di avere. Il mio ultimo anno al Volleyrò si concluse con la vittoria dello scudetto più inatteso, quello U16, una gioia immensa da condividere con lo staff, le ragazze e i genitori. È stata una vittoria di tutti, ma tra i tanti mi piace ricordare Luca Cristofani, che penso di poter definire il mio maestro, Laura Bruschini, Armando Monini e Andrea Scozzese. Tutti e quattro hanno avuto un ruolo forte nel mio ultimo salto. Andrea l’ho lasciato per ultimo, ci eravamo dati appuntamento per questa Final Four. Gli avevo promesso che andando via avrei comunque portato il Volleyrò in alto. Promessa mantenuta e so che in questo momento sta sorridendo con quel suo fare unico”.
Marco Tavani
Ufficio Stampa