Le Leonesse, nonostante i ranghi ridotti, affilano gli artigli in quel di Trento. Trevisan: “Abbiamo cercato di fare il possibile e credo che ognuna di noi abbia dato il massimo: è questo che conta, per cui mi ritengo soddisfatta”.
Le Leonesse arrivano in Trentino per il secondo appuntamento della pre-season: dopo il primo test match stagionale a Busto Arsizio, Scognamillo e compagne, al Palazzetto dello Sport PalaBocchi di Trento, conquistano solo un set sui quattro giocati in circa un’ora e trenta di gioco. Più che il risultato, però, conta l’ottima occasione servita a coach Solforati per analizzare il lavoro di queste prime settimane e far macinare alla squadra minuti preziosi. Il tecnico marchigiano deve rinunciare, oltre all’infortunata Franceschini, anche a Pistolesi e Tonello: per loro, riposo precauzionale per un risentimento.
Itas Trentino 3 – 1 Banca Valsabbina Millenium Brescia (25-20; 25-17; 25-18; 22-25)
Itas Trentino: Ristori 2; Zeni (L); Weske n.e.; Batte 1; Zojzi 12; Marconato 5; Fiori (L); Bassi 17; Prandi 3; Molinaro 13; Giuliani 3; Iob 4; Pizzolato 5; Kosareva n.e.; Tomberli 6.
Banca Valsabbina Millenium Brescia: Romanin 0; Trevisan 12; Riccardi (L); Elia 3; Scacchetti 1; Stroppa 7; Bikatal 10; Davidovic 11; Scognamillo (L); Meli 13.
Coach Solforati, privato di Franceschini, Pistolesi e Tonello, parte con Scacchetti in regia, incrociata a Davidovic; in posto 4 ci sono Bikatal e Trevisan, al centro Meli ed Elia; libero capitan Scognamillo. Coach Mazzanti risponde con Prandi, Zojzi, Bassi, Marconato, Molinaro, Giuliano e Fiori.
Nei primi minuti di gioco, le squadre si studiano: Trento prova ad accelerare, ma la Millenium rimane attaccata alle avversarie, contando sul braccio caldo di Meli (9-7) e di Bikatal (11-8). E’ la nuova arrivata, Elia, con un ace, a siglare il pareggio (14-14). Trento osa e, in attacco, sceglie la furbizia: strategia che vale la conquista del primo set, chiuso 25-20 per la formazione di casa.
Nel secondo parziale, coach Solforati ripropone la formazione del primo. La reazione della Valsabbina non si fa attendere: le Leonesse si portano subito avanti e, raggiunte poi sul 7-7, allungano ancora le distanze grazie a due diagonali perfette di Bikatal (7-9). Numerosi errori in difesa favoriscono, però, il sorpasso della squadra di Mazzanti che, lavorando bene in attacco e a muro, vola poi sul + 5 (13-18). Il vantaggio delle padrone di casa viene mantenuto fino alla conclusione del set: Trento chiude i conti sul 25-17.
Ancora nessun cambio per la Valsabbina in avvio di terzo set. I primi minuti sono combattuti, con un agguerrito e lungo testa a testa. Tra le Leonesse, è Meli la protagonista a rete (7-7). Sul 14-15 per Trento, fanno il loro ingresso in campo Stroppa e Romanin. Sul finale, le Leonesse cadono in un black out: le avversarie ne approfittano e decollano sul 20-14. Il set si chiude con l’errore in battuta di Bikatal (25-18).
Brescia approccia il quarto set con più grinta: il gioco è più ordinato e incisivo, tanto che Scognamillo e compagne volano subito sul +4 (8-4). Ma Trento cambia marcia e riagguanta la Valsabbina sul 10-10. La Millenium mantiene la concentrazione e, complici anche due ace di Bikatal e Elia, si riporta lontana (17-13). Nel frattempo, entra anche Riccardi a proteggere la seconda linea. L’Itas tenta la rimonta sul finale (22-24), ma il pallonetto di Stroppa regala alla Valsabbina l’ultimo set di gioco (22-25).
“La gara di oggi partiva in salita visti gli infortuni, però penso che abbiamo lavorato bene – sono le parole di Francesca Trevisan dopo i quattro set giocati -. Quando ci sono delle difficoltà, bisogna cercare di fare le cose più semplici nel modo migliore possibile; al tempo stesso, bisogna avere più pazienza su quelle situazioni che si vorrebbe uscissero subito bene, ma che ancora non vengono come vorremmo. Giocavamo contro Trento che, nonostante debba – come noi – vedersela con diversi acciacchi, sta iniziando a costruire il proprio gioco, affidandosi ad un’abile regista come Prandi. Abbiamo cercato di fare il possibile e credo che ognuna di noi abbia dato il massimo: è questo ciò che conta, per cui mi ritengo soddisfatta”.
Foto Massimo Bandera
Ufficio Stampa