A3M> L’Avimecc Volley Modica torna a scuola

oggi il secondo appuntamento all’Istituto Comprensivo “Poidomani” per parlare di fair play nello Sport e non solo

Modica – Entusiasmo e voglia di giocare con i propri beniamini. È quello che hanno trasmesso oggi gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Raffaele Poidomani” che hanno incontrato i rappresentanti dell’Avimecc Volley Modica, nell’ambito del secondo dei tre incontri previsti per parlare di Fair Play non solo nello sport ma nella vita quotidiana.

A rappresentare i colori della squadra modicana che milita nel campionato di Serie A3, oltre al presidente Ezio Aprile e al Direttore Generale Luca Leocata, anche il capitano Stefano Chillemi, Andrea Raso, Daniele Buzzi e il giovane Antonio La Rocca, che dopo aver parlato di schemi e altro sono entrati in campo per far capire ai giovani studenti come ci si comporta e come si deve avere rispetto oltre che per gli avversari e gli arbitri anche per i propri compagni.

“Il progetto Fair Play che prevede tre incontri con i rappresentanti dell’Avimecc Volley Modica – spiega la professoressa Elisabetta Cerruto, insegnante di educazione fisica e referente per i progetti legati allo sport dell’Istituto comprensivo Poidomani – è stato accolto con entusiasmo dai nostri studenti. Il primo incontro è stato interessantissimo, infatti, hanno partecipato con grande interesse e curiosità, oggi si leggeva nei loro volti l’emozione di giocare insieme agli atleti e questo ci fa capire che l’iniziativa è stata accolta in modo positivo”.

Tra i più felici di vivere questa giornata in mezzo agli studenti il centrale Daniele Buzzi.

“Incontrare i ragazzi delle scuole medie – spiega Daniele Buzzi – è stato molto divertente. Abbiamo parlato un po’ di pallavolo, delle rotazioni e dei fondamentali e poi abbiamo giocato insieme e fatto provare come ci si allena. Lavorare con i ragazzi è sempre un piacere e speriamo che di queste iniziate interessanti per lo sport siano sempre più frequenti nelle scuole”.

“Il neonovellato articolo 33 della Costituzione – spiega la dirigente scolastica dell’istituto Veronica Veneziano -corrisponde perfettamente all’obiettivo 3 dell’Agenda 2030, in termini di promozione alla salute e del benessere, fattori fondamentali e determinanti, sia per la crescita degli adolescenti,sia per lo sviluppo cognitivo e sociale. Lo sport -continua – è una forma di conoscenza, rende attivi gli adolescenti, li aggrega, li stimola al rispetto reciproco dell’altro; in questo il fair play ha un alto valore educativo perchè insegna comportamenti leali, rispettosi, etici e tali comportamenti sono quelli che servono negli altri contesti per creare una società civile, per crescere cittadini responsabili. Sport ed educazione civica – conclude la dottoressa Veneziano – dunque, costituiscono il connubio ideale della didattica, mezzi per raggiungere la piena inclusione sociale”.

                                                                                             Ufficio Stampa
                                                                                             Claudio Abbate