DM> Anguillara: EccoCI

Vincere il tie-break decisivo 19-17 dopo essere stati sotto per 14-12 è veramente fantastico…per chi non è debole di cuore. È successo questo nella partita decisiva contro il Cassino, e l’apoteosi finale ha messo la parola fine a questa lunghissima stagione.
La serie C è nostra di diritto, conquistata sul campo con un cammino da grandissima squadra: 60 punti in campionato e tre partite su quattro vinte ai playoff la dicono lunga sulla qualità dei nostri ragazzi. A loro va il merito di aver saputo superare le inevitabili difficoltà incontrate lungo la via (infortuni, cali di forma) senza mai lamentarsi e sempre impegnandosi al massimo per coltivare quel sogno di promozione che oggi è diventato realtà. Sapientemente guidati da un direttore d’orchestra d’eccezione quale si è dimostrato ancora una volta Mario, capace di creare la giusta armonia fra i giocatori e spingerli a dimostrare tutto il loro valore. Ci ha messo anima e corpo per realizzare questa impresa, studiando le squadre avversarie, preparando meticolosamente gli allenamenti tutto l’anno, mettendo a disposizione tutta la sua preparazione tecnico-tattica. E non possiamo certo dimenticare i nostri tifosi che sono stati parte integrante del gruppo seguendo i ragazzi in casa ed in trasferta, senza mai far mancare il loro appoggio “sonoro” in ogni partita. I tifosi più rumorosi di tutto il campionato direi e la loro importanza, vi assicuro, è stata davvero elevata. Perché in campo la loro carica si sente e un giocatore ne trae una forza particolare. Grazie di cuore veramente a nome di tutti i ragazzi e dello staff tecnico per aver coltivato insieme a noi questo bellissimo sogno.

Alla fine di un campionato è sempre tempo di bilanci, positivi o negativi che siano. Non mi sembra il caso di fare però il classico pagellone perché ognuno ha dato il suo contributo in base alle proprie forze e le proprie potenzialità. E assegnare un voto numerico mi sembra piuttosto riduttivo.
Il filotto iniziale di quattro partite vinte, cadono nell’ordine il Nobel, l’Albano, il Monmartre e l’Afrogiro, è stato il biglietto da visita con il quale ci siamo presentati. E secondo me già questo è stato un primo momento decisivo, in quanto da qui il gruppo ha cominciato a capire di poter fare bene. Filotto interrotto dal 2-3 subito in casa con il Nepi dopo un’ottima rimonta dallo 0-2. Solo al tie-break e con un po’ di sfortuna, considerando anche diverse assenze eccellenti, ci arrendiamo. Ma la reazione resta e fa capire il carattere dei ragazzi. Che subito si riprendono vincendo in trasferta con la Lazio volley e con il Montello. L’inaspettata sconfitta subita in rimonta (2-3) a Tarquinia in una partita piuttosto nervosa complica le cose nel successivo big match contro la capolista CUS Roma. Sono ancora convinto che affrontandoli dopo una vittoria avremmo potuto fare di più. Ci arrendiamo 3-1 ad una squadra, forse l’unica, che dimostra di avere qualcosa di più. Altro momento fondamentale della stagione. Le prime “male lingue” parlano di crisi e la partita di Civitavecchia diventa fondamentale. Il 3-0 secco, e senza nessuna discussione, ci regala un Natale sereno, anche se per esperienza, temevo il ritorno dalle vacanze. Invece altri 8 punti nelle tre partite che concludono il girone di andata allontanano gli ultimi dubbi sul reale valore di questi ragazzi. Col Nobel al ritorno è ancora 3-1 per noi, mentre ad Albano si registra una delle due sconfitte che, personalmente, mi ha mandato su tutte le furie. Un secco 3-1 per loro alla fine di una partita bruttissima dal punto di vista tecnico ci fa perdere contatta con le primissime in classifica. Rovinando per giunta la cena alle fraschette precedentemente organizzata. La ripresa fortunatamente è stata immediata con lo 0-3 col Monmatre e il 3-2 con l’Afrogiro (unico nostro inseguitore fino alla fine del campionato), con il rammarico di aver perso un punto visto il 2-0 iniziale. A Nepi ancora una volta la fortuna non ci assiste. Diverse defezioni e un arbitraggio discutibile vanificano un’ottima prova e regalano i tre punti (1-3) alla squadra più anti sportiva di tutto il girone. Altre tre vittorie consecutive, con Lazio Volley, Montello e Tarquinia danno la definitiva conferma che nei playoff ci saremo e che potremmo dire la nostra. Prima però l’altra partita negativa di cui si parlava sopra. Contro l’allora seconda in classifica (che poi vincerà il campionato) CUS Roma i nostri praticamente si arrendono senza lottare. Una partita senza alcuna discussone dove i ragazzi forse per la prima volta non dimostrano alcun orgoglio. E qui Mario ha saputo lavorare benissimo per non far perdere l’autostima di una squadra forse un po’ in affanno fisico. Di nuovo una grande ripresa con il 3-1 al Civitavecchia in casa, il 3-1 a Frascati e il decisivo 3-1, per la conferma del terzo posto, contro il Green Volley. Poi ad Antrodoco un facile 3-0, con ottimo agriturismo…
Nei playoff ci tocca la Saet e da loro al termine di una brutta partita perdiamo 3-2. La formula prevede andata e ritorno con somma dei set ed eventuale set di spareggio qualora ci fosse parità. Nella settimana che precede il ritorno c’è un po’ di tensione. Ci si interroga sul possibile risultato finale con la paura di ribaltare solo parzialmente il risultato e magari doversi affidare al set aggiuntivo. Ma i ragazzi ancora una volta non fanno conti e vanno dritti alla meta: 3-0 secco e tutti a casa, senza nessuna prova di appello.
A questo punto la finale col Cus Cassino è pronta. La formula stavolta prevede due partite su tre, con prima da noi, seconda da loro così come l’eventuale terza. In casa, dopo una partita sofferta, con solito secondo set regalato, finisce 3-1. La sensazione di potercela fare sale. In settimana gli allenamenti sono più leggeri, per via della tensione e per evitare inutili sovraccarichi dopo una stagione davvero logorante. Il ritorno è cosa di ieri. Il muro di Buzer per il 19-17 finale ci manda letteralmente in paradiso, dopo aver toccato l’inferno. Partono i festeggiamenti con le foto di rito.
E’ difficile spiegare i propri sentimenti e le proprie emozioni. Per me sono state davvero intense. Con la promozione colta praticamente alla prima occasione. È stata un’esperienza fantastica e ringrazio di cuore Mario per avermi dato la possibilità di seguirlo in panchina e ai ragazzi per avermi sempre fatto sentire come uno di loro. Spero che anche il mio piccolo contributo possa essere stato utile alla vittoria finale e il solo rimpianto è quello di non esser riuscito a dare di più in alcuni momenti, condizionato da una mia non esaltante situazione personale. Comunque andranno le cose nel futuro, perché un impegno del genere è duro, questa rimarrà un’emozione per sempre…

Gaetano Nolfo
Volley Anguillara Asd