CM> Il Genzano fa harakiri davanti alla capolista

Nello scontro tra le prime due, la Top Volley liquida una Libertas irriconoscibile

TOP VOLLEY SABAUDIA – LIBERTAS GENZANO 3-0
(25-21; 25-22; 29-27)
TOP VOLLEY: Tari 8, Tailli 14, Riccardi 5, Viviani, Michini 4, Trabona 5, D’Addezio 7, Caputo 9, Schettino 1, Tiore, Dell’ Omo (1° libero) (ricezione: positiva 83% -perfetta 61%), Patria (2° libero) – All.: Milazzo
LIBERTAS GENZANO: Franceschetti 11, Fattori Matteo 3, Cimini 5, Pera 10 , Ciccarelli (cap.) 6, Fratarcangeli 10, Fattori Simone, Luzzi, Menichelli, Andreassi, Corsetti, Marinelli Luca (libero) (ricezione: positiva 100% – perfetta 67%) – All.: Emili
Aces: 2 – battute sbagliate: 9 – muri vincenti: 12

Sabato scorso era in calendario il confronto diretto tra le prime due della graduatoria del girone B della Serie C maschile, Top Volley a punti 22 e Libertas Genzano a quota 20 dopo 8 giornate di Campionato. La sfida è stata vinta dalla capolista di Sabaudia con un punteggio non tanto netto nei numeri dei parziali quanto in quello dei set: 3-0. I pontini si sono dimostrati una bella squadra, tanto di cappello, ed hanno meritato i 3 punti in palio. Quella che è risultata non pervenuta è stata proprio la formazione castellana che pure si presentava all’appuntamento, almeno stando alle ultime confortanti esibizioni, con tutte le credenziali per tentare il colpaccio in casa della prima. Ed invece è stato un flop completo che ha alquanto deluso i numerosi supporters arrivati in riva al lago per sostenerli. Tutto ciò, ripetiamo, nonostante i parziali dei set non affermino ciò. Il fatto è che i biancazzurri genzanesi sono entrati in campo troppo contratti e timorosi ed hanno perso il primo set per 25-21, subendo le iniziative dei padroni di casa. Nel secondo gioco, i ragazzi di Giampaolo Emili hanno iniziato a carburare e sono entrati finalmente in partita, mostrando un gioco più fluido e buone trame. Ciccarelli e compagni entravano così nella zona calda avanti nel punteggio per 17-21, quindi con tutte carte in regola per riequilibrare il computo dei set e portarsi in parità. Ma eccolo il primo suicidio: parziale di 7-0 per i pontini, 24-21 e buonanotte ai suonatori ! Alla fine 25-22 e 2-0 per la compagine di Mario Milazzo. Ma il clamoroso doveva ancora arrivare. Terza frazione: Genzano determinato in campo e furibondo (con sé stesso) per quanto dilapidato nel set precedente. Ospiti che volano in fuga, inarrestabili e senza ostacoli. In un batter d’occhio 12-22 e giochi fatti per riaprire il discorso sulla vittoria. E no! Sarebbe troppo facile così. Dal 12-22 (10 punti di vantaggio, a soli 3 dalla vittoria del set), Ciccarelli e compagni staccano completamente la spina e nessuno li rivede più in campo. Sabaudia comincia come una formichina a rosicchiare punto su punto, più che altro per ritrovare un po’ di autostima e prepararsi nel migliore dei modi ad affrontare il quarto e decisivo set. La forbice pian piano si restringe. 17-22, 17-23, 20-24. Vabbè, un po’ di brividi mal accetti a questo punto ma ormai questo set è nostro, pensavano dagli spalti gli sbigottiti tifosi castellani. Ma le sorprese ancora non erano finite. Il pubblico di casa cominciava a sentire odore di impresa ed iniziava ad incitare sempre più convinto con tutti i mezzi i propri beniamini che, dal loro canto, fomentati dall’inaspettata situazione venutasi a creare e dalla resa dell’avversario, spingevano sull’acceleratore, gettando nella mischia cuore, determinazione ed orgoglio. Ed il Genzano, vi chiederete? I biancazzurri semplicemente ormai non c’erano più. Dalla panchina non partivano cambi ed i soliti sei (sette, con il libero) iniziali erano più che mai tutti nel pallone. 23-24, il Palazzetto era una bolgia. Ecco il 24-24, la parità era raggiunta, con un parziale assurdo ed incredibile a raccontarsi di 10-0 (!!??!!) per i giocatori di casa. Si andava ai vantaggi ma del Genzano nessuna traccia. Gli ospiti è vero avevano ancora ben 3 palle set, rispettivamente sul 24-25, sul 25-26 ed infine sul 26-27 ma si trattava non di punti ottenuti dai propri attaccanti ma bensì di 3 errori dei locali, nello specifico di 2 battute sbagliate ed un attacco fuori. A quel punto si capiva ad anni luce di distanza che la fine era bella che scritta, non potendo essere altra che la resa incondizionata. Ed era ciò che accadeva puntualmente. 29-27 in virtù di un ace vincente dei ragazzi della Top Volley nella zona di conflitto, tra due biancazzurri fermi a guardarsi. 3-0 e così sia. Palazzetto dal lato tifosi Sabaudia in piena esplosione di gioia per l’impresa, perché di impresa si tratta in questi termini, ospiti (giocatori e tifosi al seguito) con il morale sotto i tacchi per l’accaduto. “Harakiri” avrebbero sentenziato nella circostanza i giapponesi e come si fa a smentirli. Un suicidio collettivo vero e proprio, non c’è altro termine come definirlo, specie nell’incredibile terzo set. Accadimento che tutti hanno detto di non aver mai vissuto né ricordato in tali campionati, in questi termini. Ok, forse può sembrare che abbiamo esagerato nel descrivere l’accaduto. La Libertas Genzano non è certo questa, è indubbio. E’ stata una giornata negativa, in tutti i sensi e per tutti i protagonisti, nessuno escluso. La squadra è competitiva, altrimenti non sarebbe in quella posizione di classifica e già dalla prossima giornata, ne siamo certi, tornerà a riscattarsi. Ma sta di fatto che sabato scorso a Sabaudia le cose sono andate esattamente nel modo descritto.

Ah! Permetteteci un’ ultima annotazione: gli arbitri. Assolutamente inguardabili ed inaccettabili per una gara da vertice della classifica, tra i più scarsi mai visti in circolazione. Hanno fatto imbestialire tutti, giocatori, staff, addetti ai lavori e spettatori. Diciamo eufemisticamente che è stata una giornata negativa anche per loro.

Danilo Mancini
Ufficio Stampa

nella foto: il coach genzanese Giampaolo Emili