Marco Benedetti
Anche questa edizione è andata in archivio, 19 e non sentirli, visto che nulla cambia nel Volley Scuola, tutto rimane uguale a se stesso, con l’unica variante i nomi dei protagonisti. Complimenti a chi ha vinto, complimenti a chi ha provato a vincere, ed anche a chi, pur non avendo speranze di vittoria finale, ci ha provato all’insegna del divertimento. Quando i giovani incanalano le loro energie in attività positive e sane non si può che applaudire, sempre. Peccato che, spesso, tutto viene vanificato dalle decisioni e dalle iniziative dei grandi, più sensibili all’apparizione gratificante che ai pericoli della lotta dura per una giusta causa. Protocolli, intese, accordi …. Spesso manifestazione di buone intenzioni che portano a poco nella sostanza, oltre chiaramente alle dichiarazioni di rito consegnando una coppa ed una medaglia. Uno “sbrodolamento” quasi insopportabile che non facilita cambiamenti strutturali e che non fornisce risposte. Quando mai avete mai sentito denunciare i vertici di riferimento dello scarso peso dell’attività sportiva all’interno della scuola? quando mai avete sentito gli stessi proporre una legge che equipari lo sport al greco ed alla matematica? Tutti amano riempirsi la bocca con “l’utilità sociale ed etica” dello sport, ma nessuno dei vertici si batte come un leone per fornire dignità istituzionale e strumenti operativi necessari a formare una nuova generazione di sportivi. Figuriamoci poi dare risposte. A tre mesi di distanza dalla presentazione di Volley Scuola, tutti i chiarimenti richiesti sono rimasti lettera morta. Siamo pazienti nella speranza che qualcuno ci fornisca dati reali e convincenti. E nella nostra pazienza ricordiamo le domande:
1. quanti atleti di Volley Scuola si sono convertiti alla pallavolo, tesserandosi e facendone la propria attività sportiva preferita (in soldoni quanti maggiori tesseramenti derivanti da Volley Scuola)
2. quanti gli studenti coinvolti si sono appassionati a tal punto da seguire settimanalmente gli avvenimenti sportivi sui vari campi di gioco
3. quale il coinvolgimento ed il ritorno per le Società che quotidianamente lavorano con grandi sacrifici sul territorio
4. quali i vantaggi per il movimento dall’apporto di sponsor ed istituzioni.
Rimaniamo in attesa di qualche coniglio bianco che esca dal cilindro, e se non dovesse apparire ci prenderemo la cura di riproporre le stesse domande.