Anche l’Italo Svevo aderisce all’utilizzo del defibrillatore

Gianluca Specchioli
Ufficio Stampa

Pallavolo non significa solo schiacciate, partite e allenamenti. Lo sport aldilà della competizione, dell’agonismo e dello spirito di squadra, ha una prerogativa impossibile da trascurare: la salute. Lo sport è dimostrazione di un’attività sana che fa bene all’organismo e al corpo umano. Ed è importante prefigurarsi tutti i sistemi e le giuste modalità per preservare la salute degli atleti.
Prima di disciplina, regole e tecnica, conta soprattutto la salute fisica, e in primis lo sviluppo del cuore sano, in attività intensive come l’attività della pallavolo.

Specialmente quest’anno diverse tragedie hanno fatto riflettere il fatto che nello sport è importante non solo la prevenzione, ma anche la prontezza nel prestare soccorso in emergenze gravi, quali possono essere un attacco cardiaco o un problema respiratorio durante una partita o un allenamento, e che purtroppo quest’anno hanno mietuto delle vittime, lasciando il mondo dello sport, apparentemente tranquillo e divertente, sotto choc. Dal primo caso del 2012 di Fabrice Muamba, calciatore e centrocampista del Bolton che a marzo ha subito un attacco cardiaco mentre giocava, fino ad arrivare all’ultima grave tragedia dello sport e purtroppo del calcio italiano: quella di Piermario Morosini, che nonostante tutti i possibili interventi e soccorsi è stato stroncato da un infarto durante Pescara-Livorno (serie B di calcio).
E soprattutto il caso che più afflige il mondo della pallavolo da vicino è senz’altro quanto accaduto al campione azzurro Vigor Bovolenta, colpito anche lui da un arresto cardiaco, che purtroppo è stato fatale al Bovo nazionale, morto il 24 marzo 2012, durante la partita di B2 maschile di pallavolo, Macerata-Forlì.

Di fronte a questi scioccanti episodi, le società sportive decidono di correre ai ripari, munendosi di strumenti di pronto soccorso e di emergenza cardiaca per combattere questi mali improvvisi in grado di stroncare la vita di chi, la propria vita, la metteva in campo, nella sua passione, nella cosa per cui lottava ogni giorno.
Lo strumento più idoneo ed efficace nel combattere l’arresto cardiaco è il defibrillatore manuale: questo apparecchio viene utilizzato nei casi di morte imminente per arresto cardiaco o fibrillazione ventricolare (ovvero quando avviene una contrazione dei muscoli dei ventricoli del cuore, facendo cessare l’afflusso di sangue). L’apparecchio inoltre dispone di un piccolo strumento per l’elettrocardiogramma che accerta la condizione dell’individuo colpito, dopodiché vengono effettuate dall’operatore delle scariche (crescenti se al primo tentativo non avviene la rianimazione, sempre scegliendo la quantità di energia) al petto del soggetto attraverso degli elettrodi.

L’Italo Svevo si è mossa in anticipo, già lo scorso anno, dopo la terribile morte del giovanissimo Alessandro Bini, 14 anni, centrocampista dei Giovanissimi Provinciali del Cinecittà Bettini, morto dopo aver urtato contro un tubo in un campo, ma soprattutto grande responsabilità è stata data all’assenza del defibrillatore, che avrebbe in qualche modo permesso di guadagnare tempo prima dell’arrivo dei soccorsi. Per ovviare e prevenire ulteriori situazioni critiche al momento irrisolvibili, il Coni e il Comitato del Lazio hanno finanziato i defibrillatori per le società sportive.
La Svevo è entrata in graduatoria il 10 maggio del 2011, ed oggi è finalmente arrivato l’apparecchio di rianimazione contro gli arresti cardiaci, che la società ha immediatamente montato e messo a disposizione nella palestra di Via Publio Valerio (sede operativa della società di Don Bosco), per prevenire questi episodi tragici, soprattutto con la speranza che il defibrillatore non si possa usare mai.

Lo sport è un diritto di tutti. La salute è l’obbligo primario per chi vuole giocare, divertirsi ma soprattutto stare bene. Perché non conta solo vincere sotto rete, non basta solo combattere per fare punto. In questi casi la posta in gioco è più alta e il bisogna mettere a segno il punto più importante: quello della vita.