A1M > Roma chiude le porte di casa con la certezza di restare

Giulia Sampognaro

M.Roma Volley – Acqua Paradiso Monza 3-1
(25-20, 23-25, 25-23, 25-15)

M.Roma Volley: Lebl 9, Passier, Paolucci, Paparoni, Maruotti 12, Zaytsev 24, Boninfante 4, Bencz 4, Puliti, Corsano, Sabbi 11, Cisolla 2, Bjelica 9. All: Giani, Budani.
Battute sbagliate: 17 Ace: 7 Muri: 5
Acqua Paradiso Monza: Ciabattini, Rossini, Zhukouski, Mckniff 3, Conte 17, Nikic 5, Forni, Buti 11, Rooney 2, De Cecco, Gavotto 16, Roumeliotis, Shumov 3. All: Zanini, Fenoglio
Battute sbagliate: 15 Ace: 3 Muri: 8
MVP: Ivan Zaytsev
Arbitri: Pol e Santi

Roma ce la fa: serviva una vittoria, possibilmente con 3 punti, per garantire la permanenza in serie A e andare a Padova domenica prossima senza il fiato sul collo e così è stato. Sicuri così anche i play off ma per come si erano messe le cose nelle ultime settimane questo è solo un traguardo in più. L’impresa non era facile, soprattutto con l’ansia che attanaglia mani e piedi in una giornata cruciale, e con il dolore nel cuore per la scomparsa di un campione e di un amico come Vigor Bovolenta. Il compito comunque è stato assolto: gran merito va ai due martelli con Zaytsev che fa pentole, coperchi e porta anche il sevizio da dodici, e Maruotti che onora al meglio il suo 24esimo compleanno. Per l’ultima di campionato in casa compare sugli spalti anche il presidente Massimo Mezzaroma che a fine gara continua a non dare conferme per la prossima stagione. Per ora le luci del PalaTiziano si spengono, per riaccendersi chissà quando; e allora godiamoci gli ultimi scampoli di un campionato che continua a non dare certezze, il resto si vedrà.

Ma veniamo alla cronaca dell’incontro: una noia mortale l’avvio del primo parziale, con un’infinità di battute sbagliate e nessuna azione degna di nota. Qualcosa si muove una volta raggiunta la doppia cifra, con le due formazioni che continuano a viaggiare appaiate (11-11); l‘ace fortunato di Bjelica fa guadagnare il + 2 ai padroni di casa, che mantengono il vantaggio grazie al solito Zaytsev che riesce sempre a trovare i più piccoli buchi nel campo avversario. Roma ‘imbrocca’ un paio di difese e altrettanti muri e il gioco è fatto; Monza non contiene gli attacchi dello zar nostrano, è troppo remissiva e poco offensiva e lascia andare il set nelle mani dei padroni di casa.
Nella seconda frazione Monza piazza il break già dal primo scambio, cercando poi di mantenere in tutti i modi il +2 guadagnato: Conte e Gavotto si prendono il carico dei palloni bollenti mentre Roma non riesce a ricostruire come nel precedente set (10-12). Tra le file capitoline Lebl e Cisolla risultano assenti ingiustificati e Monza ne approfitta per allungare a +4; un paio di dubbie decisioni arbitrali danno una mano agli ospiti proprio sul più bello della rimonta dei verdenero, ma i padroni di casa non si fanno distrarre e raggiungono la parità sul 23-23. Il break però funziona solo a metà perché sul più bello arriva il cambio palla che significa prima palla set; è ancora una volta Facundo Conte a prendersi la briga di mettere a terra l’ultimo pallone, chiudendo i giochi sul 25-23.
Si cammina passetto passetto in avvio della terza frazione, con Roma che conduce di un soffio; il muro di Zaytsev su Shumov porta con sé il +2 ma quello subito da Sabbi annulla tutto e fa tornare la parità (10-10). Maruotti, già entrato nel secondo set su Cisolla e confermato da Giani nel terzo, indovina un paio di attacchi che consentono a Roma di tornare in vantaggio (16-14) ma Sabbi, se prima era completamente assente in campo, comincia anche a fare danni e si prende due murate una appresso all’altra che riportano al 19-19 e fanno salire la nebbia nella metà campo romana. Un solo break a disposizione dei romani che devono, obbligatorio devono, farlo fruttare: il magico + 2, come è normale che sia, si fa attendere, si fa sudare, e a realizzarlo non poteva essere che lui, Ivan Zaytsev. Il numero 9 verdenero dopo aver mozzato il fiato a tutto il Palazzetto con un mezzo ace ripreso per i capelli dai biancorossi, si fa servire una pipe e la chiude nei 4 metri, facendo esplodere questa volta l’impianto e portando Roma sul 2-1.
L’avvio della quarta frazione è la fotocopia dei precedenti, eccezion facendo per Maruotti che cresce costantemente e  contribuisce in modo decisivo al + 3 dei romani (12-9); Monza arranca, non riesce a ricostruire, Facundo Conte perde colpi mentre il diesel romano macina punti. Sopra di 4 alla seconda sospensione tecnica, i verdenero non fanno sconti e allungano il gap; sul 23-14 i giochi sono praticamente chiusi ma il sigillo lo mette meritatamente Ivan Zaytsev con una mina dai nove metri che ferma il tabellone sul 25-15.