CF> Volley Terracina, le puntualizzazioni del Presidente Iannarilli

IL PRESIDENTE
Giuseppe Iannarilli

“La volpe che non arriva all’uva dice che è acerba”
Di fronte alle affermazioni di Mastrilli apparse sul numero 120 del 16 dicembre 2011 di Sport Anxur con il titolo “La Terracina da bere” resta piuttosto difficile rimanere in silenzio. Partendo dal presupposto che l’articolo doveva presentare il derby tra Volley Terracina e Pallavolo Futura ’92, evento solo accennato nelle prime righe, le parole del “brigante” sembrano trattare tutt’altre argomentazioni, e per di più con fastidiosa approssimazione e imprecisione. Le allusioni piuttosto provocatorie di Mastrilli al quadro  “degradato” del movimento pallavolistico della città possono anche starci; il problema sussiste quando le opinioni diventano pungenti giudizi. Per rivolgere le accuse presenti all’interno dell’articolo, infatti, bisogna essere precisi, imparziali e soprattutto informati, senza rischiare di cadere in futili  e infondate polemiche.  Io e la società che sono orgoglioso e onorato di rappresentare, la Volley Terracina, non condividiamo molte delle dissertazioni esaminate all’interno del pezzo di Mastrilli, o perlomeno il modo con cui esse sono state trattate; gradiremmo, dunque, fare chiarezza su almeno tre punti, quelli che riteniamo più significativi.
Tanto per iniziare, ritengo opportuno accennare, almeno per linee generali, la storia che a partire dal 2005 ha segnato la nostra società, a cui l’articolo allude piuttosto superficialmente. La Volley Terracina, dunque, nasce dai due imprenditori Iannarilli e Tuccelli e, nel giro di quattro stagioni passa da una seconda divisione ad una serie C, dimostrando la carica e la voglia di vincere di una società che, seppur giovanissima, già guardava al futuro. Tra un passaggio di categoria e l’altro, poi, la squadra di Terracina vince, nell’anno 2009-2010, Coppa Lazio e Marchio di Qualità nel settore giovanile, due risultati importanti che le rendono onore e non fanno altro che confermare l’attenzione che la società ha da sempre dedicato a tutte le squadre appartenenti ad essa, senza orientarsi più verso l’una o l’altra. Ciò non preclude, ovviamente, l’entusiasmo con il quale Iannarilli&co trainano la prima squadra (al primo posto del girone B del campionato di serie C), sempre supportata dal suo numeroso e fedelissimo pubblico, in casa e fuori.
In secondo luogo, poi, ritengo doveroso soffermarmi sulla questione, vantaggiosa o meno che sia, della “fiera” divisione delle due società. A tal proposito mi limito ad aggiungere semplicemente che le divisioni, nello sport come nella vita, sono frutto di diversi punti di vista; questo, secondo il nostro modesto parere, è da interpretare nell’accezione positiva del contesto: mettere a confronto due team con un’impostazione che, come sostiene lo stesso Mastrilli, “più diversa non potrebbe essere”, infatti, non fa altro che generare quella sana, e sottolineo sana, competizione e, perché no, dare vita a una sorta di voglia di miglioramento con l’intento di superarsi a vicenda, rigorosamente sul campo da gioco. In tal modo, si verrebbero senza dubbio a moltiplicare gli sforzi  e la determinazione volte alla ricerca di nuove motivazioni,  al desiderio non solo di fare nuove esperienze, e tecniche e umane, ma anche di avvicinare e coinvolgere nell’avventura nuovi sponsor. Perché dunque creare una sinergia tra le due società? Perche precludere ai tifosi la possibilità di assistere ad un derby che tutti hanno ammesso essere stata una giornata straordinaria, prima di tutto per la pallavolo? In conclusione, ci tenevo a sottolineare un aspetto che, a derby finito, forse non è chiaro a tutti: ad onore di cronaca, infatti, la partita è stata vinta al tie-break dal Volley Terracina. Detto ciò, non ci resta altro che mettere da parte asti e acrimonie e riconoscere i giusti meriti ad una società che pratica lo sport con passione, tenacia e voglia di rivincita. E che si tratti di rivincita appunto, termine sportivo che non ha nulla, e sottolineo nulla, a che vedere con rancori e personalismi.