B2M> Monterotondo irraggiungibile in casa del Pomezia

Raffaella Mazzei 23-11-2011

Unipol Pomezia – Pall. Monterotondo 1-3
(17-25 18-25 25-20 17-25)

Unipol Pomezia: Zurini (K) 21, Paolini A. 6, Paolini D. 3, Multisanti 1, Busellato 11, Pantano 8, Eusebi 5, Michelena, Oronzo, Di Fede, Giuliani (L). All. Leone.
Batt. Sbagliate: 10. Muri: 8. Ace: 4.
Pall. Monterotondo: Del Mastro (K) 9, Spanakis 2, Baldasseroni 19, De Leo 15, Martinoia 12, Cecchini 6, Fanano 6, Maldera, De Blasio, Michenzi, Armeti (L). All. Pastore-Spanakis
Batt. Sbagliate: 8. Muri: 14. Ace: 10.
Arbitri: Salvati Serena, Mangosi Giuliano.
Durata set: 22’, 27’, 32’, 24’.
Top scorer dell’incontro: . Zurini (Unipol Pomezia) con 21 punti.

Il Monterotondo, forte delle sue 5 vittorie in 5 partite, arriva a Pomezia con tutta l’intenzione di continuare la sua scia positiva. L’impresa tuttavia appare più ardua del previsto, perché tra le sue mura il Club pometino sa di poter contare su l’arma importante del fattore campo. Si procede punto a punto fino alla meta del primo parziale, quando il Monterotondo ha lo spunto che lo porta a +6 (16-22): il servizio degli ospiti va ripetutamente a segno, mandando in tilt la seconda linea dei padroni di casa. La prima linea segue l’andamento degli altri reparti, segnando un calo nel rendimento complessivo della squadra. Gli errori dei ragazzi di coach Leone proseguono fino alla battuta di Zurini che, finendo fuori di un soffio, regala al Monterotondo il primo set.
Di nuovo in campo, il Pomezia si rimbocca le maniche e ricomincia a lottare punto a punto. Le due contenti danno così vita a scambi lunghi e intensi: buono ciò che si vede da entrambi i lati della rete. Alla lunga, tuttavia, il valore che emerge maggiormente è ancora quello di Del Mastro e compagni. L’arbitraggio ci mette del suo, con decisioni errate e avverse alla squadra di casa nel 90% dei casi. Il Pomezia si perde nel proseguo di set, quando comincia a sbagliare una serie battute tale da rendere impossibile qualsiasi recupero. Si perde anche il gioco dell’attacco, troppo prevedibile e facilmente murabile. Coach Leone prova a chiamare un time-out e a fare qualche cambio, ma il Monterotondo si mantiene sempre ad un sicuro +5. Sul match point l’incontro rischia di prendere una brutta piega quando De Leo (Pall. Monterotondo) rimane a terra dopo uno scontro sotto rete con Pantano (Unipol Pomezia) ed è costretto a lasciare il campo. Nulla di grave, ma gli subentra ugualmente Fanano finché Baldasseroni mette a terra il pallone del conclusivo 25-18.
La reazione d’orgoglio del Pomezia arriva prontamente nel 3° parziale: il fattore campo comincia a farsi sentire e la squadra non vuole certo sfigurare davanti al suo pubblico. Dall’8-5 all’11-7, Zurini e compagni rimangono sempre in vantaggio. Ci pensa però Martinoia con 4 muri consecutivi a riaprire il set e a mettere in discussione il risultato. Dal 16-15, con il Monterotondo in forte crescita, al Pomezia riesce l’allungo che vale prima il 22-16 e poi il 25-20 che ferma così definitivamente il tabellino.
L’incontro rischia di prolungarsi al quinto set, visto che nessuno dei due sestetti sembra volersi dare per vinto. Ma a mettere una marcia in più sono gli ospiti, tanto che il quarto set ha qualcosa da dire solo fino al 10 pari. Poi in campo comincia a vedersi un solo gioco, quello del Monterotondo. Tutti i suoi giocatori riescono ad andare a segno con estrema facilità, tanto che il Pomezia ne rimane travolto e mostra tutti i suoi limiti: coperture assenti, tanti falli in attacco e battuta, poca mobilità nella difesa. Il Monterotondo affonda il colpo: il 14-20 e il 17-22 sono il preludio del conclusivo e inevitabile 17-25. La sesta vittoria in sei incontri conferma le ottime qualità della squadra allenata da Spanakis, e supportata da una lunga serie di individualità. Al Pomezia resta il merito di aver mollato solo in conclusione di match, riuscendo a mettere in difficoltà la corazzata avversaria per ¾ di gara.