AST LATINA VOLLEY – BISONTE AZZURRA FIRENZE 0 – 3
(17-25, 18-25, 23-25)
AST LATINA VOLLEY: Montico, Orsi, Camarda, Zamora, Centi, Marazza, Santoro, Chicarella, Petrella, Inglese. Libero: Pietrangeli. Allenatore: De Sisto
BISONTE AZZURRA FIRENZE: Giovannelli, Fidanzi, Biccheri, Cheli, Vannini, Guerrini, Bianchini, Bellini, Peluso, Savelli, Rubini. Libero: Mira. Allenatore: Bestini
Una partita a senso unico quella giocata sul parquet del Dante Alighieri tra l’Ast Volley Latina e il Bisonte Azzurra Firenze: la capolista, infatti, ha impiegato tre set e un’ora abbondante di gioco per sbrigare la pratica Latina e mettere in cascina tre punti importanti per la classifica.
Parte senza antipasti il team di coach Berini che si porta subito sul punteggio di 5 a 0. Un inizio in salita, dunque, per le padrone di casa che costringe De Sisto al primo time-out del match: al rientro in campo le ragazze in divisa bianco-azzurra trovano il primo punto con Camarda, un diagonale che da speranza alla squadra di casa, ma non basta ad arginare l’entusiasmo fiorentino; ci pensa, quindi, un mani fuori della Fidanzi a rimettere in marcia la formazione ospite. Dal canto suo, il team di patron Bracaloni non sembra neppur tentare di mettere i bastoni tra le ruote alla compagine avversaria: i troppi errori gratuiti in fase di gioco e le numerose distrazioni, infatti, fanno delle puntine un facile bersaglio per Giovannelli e compagne che si aggiudicano il primo parziale sul punteggio di 17-25, complice anche il muro toscano sempre composto e invadente.
Stesso discorso nel secondo set: la formazione di casa non accenna ad alcuna reazione e autorizza il team di Firenze a dettare il ritmo. Gli scambi si fanno più intensi, ma le difficoltà in casa AST persistono: la formazione casalinga, infatti, sembra non riuscire a trovare le giuste misure per porre freno alla furia fiorentina, merito anche del gioco veloce e smarcante della Peluso in regia. (5-11). Il team di coach Bestini non si adagia sugli allori e, nonostante l’accenno di reazione da parte delle pontine, non si lascia intimorire e continua la gara senza concedere nulla. Reattive in difesa e aggressive in attacco, Giovannelli e compagne mettono sotto scacco la difesa avversaria; a complicare il tuotto, poi, la ricezione latinense che, complice anche il buon servizio delle toscane, non permette alla Marazza di orchestrare un gioco veloce e imprevedibile. Sul punteggio di 18-10 De Sisto chiama time-out: stavolta il minuto d’ossigeno si rivela fondamentale per le ragazze in divisa bianco-azzurra che mettono a segno tre punti di fila (un muro e un diagonale della Montico e un ace della Centi). Non basta, però, la reazione delle pontine che subiscono un ace e lasciano la vittoria del secondo parziale nelle mani del Bisonte Azzurra (18-25).
Il terzo set segue la falsa rida dei due precedenti: la squadra ospite, infatti, parte subito forte e guadagna le ormai solite cinque lunghezze di vantaggio. Il team di De Sisto fatica a trovare il punto e Zamora, non in perfetta condizione a causa dell’infortunio al ginocchio, è spesso vittima del muro avversario (3-8). Dal canto suo, De Sisto non ci sta a regalare il set alle avverasarie e chiama l’ennesimo time-out nel tentativo di spronare le sue ragazze. Alla ripresa del gioco la formazione casalinga riesce ad accorciare le distanze (18-10); si tratta, però, solo di una meteora: Firenze, infatti, non mostra la minima intenzione di riaprire la partita e allunga le distanze portandosi sul 9-15. Dal canto loro, le pontine rimangono attaccate al punteggio avversario e con qualche buona giocata al centro riescono a conquistare punti importanti per il morale (20-21). Finale al cardiopalma per Montico e compagne che sul punteggio di 22 pari sembrano mettere in discussione quella che sin dalle prime battute della partita sembrava essere una vittoria già scritta per la corazzata fiorentina. Dunque, si gioca all’ultimo sangue in entrambe le metà campo: ci pensa un ace del Bisonte Azzurra Firenze, quindi, a chiudere la partita sul punteggio di 25-23. Una sconfitta amara per la formazione di casa che non è mai entrata in partita, probabilmente anche per merito delle avversarie, brave a non concedere loro spazi, né distrazioni gratuite.