A1M> M.Roma, quanti regali, Belluno porta a casa un punto

Marco Benedetti

M.Roma Volley – Sisley Belluno  3-2 (25-17/25-21/23-25/23-25/15-10)
M.Roma: Lebl 4, Passier 2, Paolucci, Paparoni (L), Maruotti 1, Zaytsev 31, Boninfante, Bencz 9, Puliti, Corsano (L), Sabbi 22, Cisolla 7, Bjelica 5. All.: Giani
Belluno: Abdelaziz, Szabò 1, Fei 20, Horstink 18, Dolfo 4, Farina (L), Kohut 6, Curti 8, De Togni 4, Suxho 2, Antonov 1, Sorato, Ogurcak 1. All.: Piazza
Arbitri: Pasquali – Santi
Poteva essere… ma non è stato. Roma conquista la prima vittoria casalinga, ma mette a nudo una condizione di squadra ben lontana dall’ottimale. Avanti di due set i capitolini si fanno agganciare e sono costretti agli straordinari per prendersi i due punti. La macchina nero verde accusa ancora problemi di tenuta e potenza, e forse che la coperta è ancora corta, soprattutto in banda con Cisolla che svolge al meglio la fase di ricezione e difesa ma che non trova quasi mai gli spazi per mettere giù il colpo. Il campo però mette in mostra anche il lati positivi: i due giovanotti, Zaytsev e Sabbi, dimostrano di essere cardini fondamentali, Paparoni un libero con i fiocchi capace di regalare punti dalla difesa. Aspetto non trascurabile il fatto che partite simili rischiano di lasciare l’amaro in bocca, mentre questa formazione ha tirato fuori gli artigli nel parziale più delicato e difficile.
Ritmo blando in avvio, con le due formazioni a scambiarsi favori dai nove metri; chi ne risente maggiormente sono gli ospiti che faticano a trovare misure e continuità, offrendo a Roma quattro punti di vantaggio su di un piatto d’argento. Belluno non riesce a togliersi il torpore di dosso, ed è costretta a subire le fiondate di Zaytsev che riesce a far male in ogni fondamentale di attacco, e se qualche palla dovesse sfuggire ai sui tentacoli, sempre pronto è Sabbi a sfruttare al meglio le occasioni. Il vantaggio si consolida con il passare dei palloni e con il minimo sforzo per i ragazzi in maglia verde, inevitabile passare al set successivo, tra uno sbadiglio e l’altro. Segnali di risveglio per Belluno in avvio di secondo parziale; Fei e compagni, pur non imprimendo un’accelerazione devastante alla loro manovra, trovano terreno fertile nelle disattenzioni dei padroni di casa, incapaci di dare ordine alla fase difensiva e scoprendo imprudentemente il fianco. Per gli ospiti tre punti di vantaggio che danno morale, e che anestetizzano Roma. E’ l’abituale doppio cambio a restituire energie ed entusiasmo ai padroni di casa; Bencz si gioca il proprio giro al meglio, Zaytsev torna finalmente in scena e lo svantaggio si trasforma in tentativo di fuga. Belluno torna ad essere balbettante, paurosa e con tutte le polveri bagnate; Roma ringrazia e si porta a casa anche il secondo set. Il match non decolla, più per demerito degli ospiti incapaci di trovare uno standard sufficiente in ogni fondamentale; Roma si adegua ai ritmi, svolge il compitino sufficiente a mantenere un minimo vantaggio di sicurezza. Tutti i sussulti nel finale di set, due errori di Zaytsev e Bencz regalano a Belluno un pareggio inaspettato, quella luce lontanissima per gli ospiti diventa una possibilità alla portata. Roma tenta con Zaytsev di riprendersi il regalo, ma la frittata è fatta. Per Roma è una mazzata i cui effetti di concretizzano al ritorno in campo: uno 0-5 che costringe Giani a tentare la carte dell’esordio di Passier al posto di un Lebl non pervenuto. La gara trova finalmente mordente, ed è grazie alla difesa. La grande partita di Paparoni aiuta Roma ad uscire dal tunnel ed a conquistare un pareggio importantissimo. La situazione di stallo si trascina per tutto il parziale, fatto di nervosismo, errori e con qualche picco che porta il nome di Zaytsev e Bencz da un lato, di Fei ed Hornstink dall’altro. Una lunga volata che si conclude con il pareggio di Belluno. Roma ritrova energia e “passione” nel set più importante, i protagonisti sono sempre gli stessi: Paparoni a difendere al meglio delle possibilità, Zaytsev e Sabbi a dare un senso all’azione offensiva. La Sisley ricade nelle amnesie e nelle insicurezze di inizio gara, per i veneti solo un punto da portare a casa. Da rimandare anche la coppia arbitrale: malgrado l’esperienza, troppi gli errori di valutazione nei momenti topici