B1F> Casciavola-Giulia Pisani, una ragazza d’oro

US Casciavola

Nella notte, in Italia, fra il 31 luglio ed il 1 agosto a Lima in
Perù dodici ragazze vestite di azzurro si rendevano artefici di una
vera e propria impresa riuscendo a salire sul gradino più alto del
podio ai Campionati Mondiali Juniores Femminili; ragazze in quel
momento da noi assai lontane fisicamente ma come non mai a noi cosi
vicine affettivamente. A loro dovevamo essere riconoscenti per aver
consentito, prima volta nella sua storia, alla Nazionale Italiana di
conquistare la medaglia d´oro nella più importante ed ambita
competizione mondiale di Volley Giovanile.
Fra quelle dodici ragazze c´era anche Giulia Pisani, per gli amici
“Piso”, di certo quella sentimentalmente più vicina alla Polisportiva
Casciavola; società di cui lei ha fatto il proprio trampolino di lancio
verso la pallavolo che conta, per immergersi in un mare di traguardi e
successi di prestigio: dalla 2° Divisione col GS Sangiuliano alla serie
B2 a Casciavola, dalla convocazione nella Rappresentativa Toscana alla
chiamata nella Nazionale Pre-juniores, dalla A2 con il Club Italia alla
convocazione nella Nazionale Juniores, dalla medaglia di bronzo ai
Campionati Italiani Under 18 con la Polisportiva alla medaglia d´oro
agli Europei Juniores, dall´ottavo posto ai Mondiali Juniores in
Thailandia alla medaglia d´oro di Lima, dall´ingaggio per la stagione
2011-2012 da parte della Yamamay Busto Arsizio alla convocazione per
uno stage con la Nazionale Seniores, e forse qualcosa ci sfugge.
Piso te la sentiresti di fare una graduatoria dei traguardi e
successi fin qui da te ottenuti?
Sì, me la sento perché è una classifica assai corta. Al primo posto
non posso non mettere l´oro ottenuto in Perù, certamente perché il più
recente ma per me anche il più importante e gratificante. Giocare un
Campionato del Mondo e soprattutto vincerlo è una grande soddisfazione,
una fortuna che può capitare a ben poche ragazze. Per tutto il resto un
secondo posto ex-aequo; sono state tutte tappe fondamentali per la mia
crescita pallavolistica, tutte egualmente esaltanti ma allo stesso
tempo assai diverse fra loro per il momento ed il contesto in cui le ho
vissute.
Quanto di tutto questo avevi presuntuosamente messo in preventivo,
quanto avevi relegato nel tuo cassetto dei sogni?
Da adolescenti di sogni se ne fanno sempre tanti, qualche obiettivo
concreto ho cominciato a pormelo dal 2008, anno della svolta quando a
giugno fui convocata in Nazionale ed a settembre Casciavola mi volle
nell´organico della serie B2. Solo allora mi sono data l´obiettivo di
sapermi conquistare un posto da titolare in A1 e, perché no, una
apparizione nella Nazionale Seniores.
Quali sono state le sensazioni ed emozioni da te vissute in Perù?
Tante ed assolutamente indescrivibili. Ti posso dire che la prima
sensazione è stata di delusione quando siamo uscite dal campo sconfitte
nelle eliminatorie dal Brasile; la seconda è stata quella di forza
quando successivamente noi ragazze ed il Ct Mencarelli ci siamo
guardati negli occhi e ci siamo detti che le nostre potenzialità erano
rimaste inalterate e nulla ancora era compromesso. Lì il gruppo si è
ancor più coeso, abbandonata la delusione è subentrata una forte
autostima ed una grande determinazione agonistica, per tutti l´unico
obiettivo che poteva farci ritenere soddisfatti era la vittoria
finale.
Il primo pensiero dopo l´ultima palla vincente con il Brasile è corso
verso…
Più che un pensiero è stata una gioiosa considerazione, quella di
aver avuto la fortuna di gareggiare nella formazione più forte del
mondo. Se la domanda è riferita a qualcuno in particolare ti rispondo
la mia famiglia. Lì mi ha assalito anche un certo rammarico, quello
derivante dal fatto che i miei genitori non avevano avuto la
possibilità di essere presenti e dal non poter condividere con loro
quei fantastici momenti.
Tante esperienze, tanti allenatori. Ce n´è uno in particolare a cui
senti di dover essere maggiormente grata?
No, tanti e tutti determinanti per la mia crescita. Chi sul piano
tecnico e tattico, chi su quello agonistico e morale, ognuno di loro mi
ha lasciato qualcosa in eredità, un qualcosa di cui far tesoro anche
per il mio futuro da atleta.
Paolo e Cristina, i tuoi genitori. Quanto siano stati per te
importanti con il loro sostegno lo sappiamo; puoi dirci se qualche
volta si sono posti verso di te in modo non del tutto positivo, quasi
d´intralcio?
Mai, hanno sempre condiviso e sostenuto le mie scelte. Qualche
momento di dubbio ed incertezza lo avranno sicuramente vissuto, ma mai
me lo hanno dato a vedere tantomeno a pesare.
La precedente ed unica volta che ci siamo seduti su questo divano per
colloquiare eri ancora “bimba”, ora sei una “donna”, quanto è cambiata
da allora Piso?
Poco fisicamente, molto dal lato sportivo, come tutte le altre
ragazze sul piano umano che dall´adolescenza passano alla maggiore
età.
Quanto ti abbia fin qui dato la pallavolo a livello sportivo ed
agonistico lo sappiamo e lo abbiamo già detto; ci vuoi dire quanto la
pallavolo ti ha tolto sul piano degli affetti e del tuo privato?
Abbastanza. Mi sono sempre resa conto che quella che stavo vivendo
non era l´adolescenza appartenente alla maggioranza delle altre ragazze
della mia età; tante rinunce, la più pesante quella di non non poter
andare il sabato sera con gli amici al cinema od a ballare. Rinunce che
non erano un assillo e che non mi pesavano più di tanto; i sacrifici
sopportati erano ben ripagati da tante soddisfazioni sportive. E poi
anche qui l´importanza della vicinanza affettiva della mia famiglia,
non solo dei miei genitori ma anche di Romano e Maria Josè, i miei
nonni.
Piso sei arrivata ai 19 anni, sei riuscita o no a trovare un piccolo
spazio nel tuo cuore per “un” qualcun altro?
No.
Dunque single?
Sì.
Da single com´è il rapporto di Piso con Giulia Pisani?
Direi buono, Giulia riesce ad accettare e sopportare Piso per quella
che è; come del resto non può non manifestarsi un certo contrasto fra
una Piso dai tempi limitati e di conseguenza un po´ trasandona ed una
Pisani maniacale per l´ordine e per la ricerca della perfezione.
Per te si è concluso il ciclo dell´agonismo giovanile, come immagini
il tuo futuro da seniores o come lo programmeresti avendo in mano la
proverbiale bacchetta magica?
Ti ho già risposto; conquistare un posto da titolare in A1 e poi
mantenerlo con merito, poi, perché no, l´esordio nella Nazionale
seniores.
Dal lato della tua vita privata?
Quest´anno un altro grande successo per me è stato quello di ottenere
il Diploma di Maturità, il prossimo traguardo la laurea in Scienze
della Comunicazione e poi…..come posso non pensare a formarmi una mia
famiglia ed avere tanti figli!.
Nel tuo immediato futuro ci sono lo stage con la Nazionale Seniores e
la serie A1 a Busto; qualche timore?
Non li definirei timori, ma sarei un perfetta incosciente se non
confessassi una certa preoccupazione come quella di non dimostrarmi
all´altezza degli eventi, non sarebbe una delusione da poco.
Yamamay, una firma di prestigio della moda italiana; ti accontenterai
di fare da manichino oppure ti senti pronta per sfilare in passerella?
Mi presenterò a Busto con la massima umiltà, consapevole che dalle
mie colleghe Christina Bauer e Chiara Dall´Ora ho molto, ma molto da
imparare. Stà a me, in una stagione agonistica densa di appuntamenti,
saper sfruttare le occasioni che mi saranno concesse. Umiltà sì ma
anche grande determinazione, non sono una che vuol vivere da
comprimaria e….meglio che mi fermi qui.
Nel tuo soggiorno padano ti troverai in compagnia di Silvia Lotti,
altro talento pisano, che con te ha conquistato l´oro ai mondiali;
com´è il vostro rapporto?
Con Silvia è nata una grande amicizia e sono certa che questo si
rileverà un grosso vantaggio per entrambe.
Al Club Italia hai condiviso la tua camera con Eleonora Bruno..
Ti fermo subito; per lei non posso proprio parlare di rapporto di
amicizia, per me Eleonora è stata ed è una vera e propria sorella!.
Rondon e Guiggi pisane già da tempo protagoniste e compagne di
Nazionale. Piso, Silvia ed Eleonora ambasciatrici della pallavolo
pisana giovanile e su cui gravitano tante aspettative, ti senti, non vi
sentite pesare un eccesso di responsabilità nelle vostre mani?
Per quanto mi riguarda no. Apprensiva come sono dovessi ogni volta
pensare a quello che pensano o si aspettano gli altri da me non farebbe
che inficiare la mia serenità e di conseguenza condizionare in negativo
la mia prestazione sportiva.
Nel 2012 ci sono le Olimpiadi a Londra..
Alt, non fare domande sbagliate…se tu avessi parlato di quelle del
2016 di avrei io chiesto: qual è quell´atleta che non sogna di
partecipare ad una Olimpiade?
C´è qualcosa di cui non potrai fare a meno e metterai nella tua
valigia partendo per Busto?
Metterò senz´altro tante delle maglie con cui ho giocato, alcuni
premi conquistati, una peluche ed un elastico. Se intendi un vero e
proprio talismano ti rispondo di no, perché scaramantica e
superstiziosa come sono una valigia non mi basterebbe.
Qualcosa di Casciavola ti porterai dietro?..qui puoi anche mentire!
Non so mentire e te lo sai bene, ti dico che qualcosa di Casciavola
ha già trovato posto nella mia valigia.
Per aver conquistato il titolo mondiale chissà quanti complimenti hai
ricevuto, te li hanno fatti anche personaggi pubblici (amministratori
locali e provinciali) e sportivi (comitati Coni e Fipav locali)?
No, e non me ne può fregare più di tanto; non mi piace tutto ciò che
è di circostanza. I complimenti sinceri sono arrivati dai miei parenti
ed amici, da Busto e da Casciavola.
Piso la domanda era volutamente tendenziosa e la risposta scontata.
Ti ringrazio per il tempo dedicato, a te ed a Silvia un bacio ed un
grandissimo “IN BOCCA AL LUPO”.