DF > L’entusiasmo è la Virtus dei forti

Livia Zanichelli 9-06-2011

La Cherotermica Virtus Roma ce l’ha fatta: il 2-3 della finale di ritorno contro la Dlf di Roma ha permesso alle ragazze di Massimiliano Gubbiotti di irrompere in serie C. L’allenatore della neopromossa parla con orgoglio delle sue ragazze e si prepara fiducioso alla prossima stagione.
“Considerando che avevamo studiato abbastanza bene la Dlf siamo partiti abbastanza preparati, cosa che secondo me l’avversario non si aspettava. Abbiamo preparato sia la partita d’andata che quella di ritorno su una giocatrice di spicco del Dlf, la numero 13 Larizza, e questo ha lasciato gli avversari piuttosto spiazzati: l’abbiamo sovraccaricata a muro, l’abbiamo puntata in ricezione mettendola un po’ in difficoltà. Quella dell’andata è stata una partita strana perché noi abbiamo vinto 3-0 giocando piuttosto male contro un avversario che forse ha giocato un pochino peggio di noi. Quella del ritorno è stata una partita che rispondeva alle nostre aspettative: l’avversario ci ha studiato, si è preparato meglio di come aveva fatto all’andata e ha individuato quelli che sono i nostri punti deboli. In più noi ci siamo presentati con una squadra al completo ma con qualche difficoltà: ad esempio il capitano, che di solito fa 20 punti a partita ha giocato con qualche acciacco e non è riuscita a rendere al suo meglio. Abbiamo giocato poco il terzo set e bene il secondo e il quarto in cui poi abbiamo fatto la differenza: bisogna considerare che noi abbiamo alcune giocatrici d’esperienza che hanno già affrontato campionati di categoria superiore e che in campo hanno trainato le più giovani”.
Delle difficoltà affrontate in questa finale e dei pregi che hanno permesso alla Virtus di conquistare la serie C coach Gubbiotti dice: “Certamente abbiamo dei limiti tecnici: abbiamo dei centrali molto forti di cui tuttavia uno non si trova bene con il palleggiatore, il che non ci ha permesso di andare spesso in fast; siamo forti in difesa ma in attacco probabilmente eravamo più limitati dei nostri avversari, sia per quanto riguarda l’altezza sia per quanto riguarda la variazione dei colpi. Il nostro valore tecnico in difesa poi fa sì che uno dei nostri punti forti sia il contrattacco: ci ha giovato sia all’andata sie e soprattutto nel match di ritorno e studiandomi le partite ho notato che vinciamo proprio grazie a questo. Probabilmente poi il Dlf ha avuto delle difficoltà da quel punto di vista: è stato molto penalizzato soprattutto all’andata in cui ha avuto problemi in ricezione e quindi non riusciva mai a mettere la palla a terra in contrattacco”.
Per ciò che riguarda le prospettive future mister Gubbiotti dice: “Stiamo valutando alcune ragazze nuove: ci stiamo allenando due volte a settimana con altri elementi. Poi vedremo: abbiamo un ottimo settore giovanile; domenica abbiamo la finale regionale del campionato d’elite con l’under 16: da loro abbiamo già degli elementi interessanti per l’anno prossimo anche perché alcuni di loro hanno già partecipato quest’anno al campionato di serie D”.
L’aria di serie C non spazza via l’impegno e l’entusiasmo che le ragazze hanno mostrato in quest’anno di lavoro e che l’allenatore della Virtus vorrebbe portarsi dietro nella prossima stagione, lasciandosi alle spalle gli sfortunati intoppi che comunque non hanno fermato l’impeto guerriero della sua squadra: “Di questa stagione ci portiamo dietro tanto lavoro e tanta esperienza da parte di tutte le ragazze. Il bello di quest’anno è stato avere in tutti gli allenamenti dalle 12 alle 14 persone, il che fa bene al gruppo e secondo me è un elemento che ci fa vincere. La cosa che più ci ha messo in difficoltà invece sono stati gli infortuni: mai come in questa stagione ci siamo trovati a subire tanti infortuni di vario genere, il che ci ha un po’ pesato. Malgrado queste sfortune comunque siamo riusciti a chiudere nel migliore dei modi e la cosa più gratificante è stata la felicità che ho visto negli occhi delle ragazze più grandi il giorno della finale: alcune di loro potrebbero lasciarci l’anno prossimo ma la gioia e la determinazione con cui hanno affrontato la finale è un’emozione che sono riuscite  passare loro a me e che mi porto sicuramente dietro dopo quest’anno di lavoro”.