A2F> Pomezia, tre punti d’oro per il futuro

Luciana-Foto Giulia Carbonari

Marco Benedetti

RDM Pomezia – Dahlia Busnago 3-1 (25-21/23-25/25-19/25-19)
Rdm Pomezia: Fanella  (K) , Bragaglia, Corjeutanu , Luciana , Chihab , Ruzzini, Baldini, Scarpellino , Casillo , Krasteva (L), Mari.  All.: Luca Cristofani.
Busnago: Bruno, Bottaini, D’Agostino, Garcia Marquez, Franco, Zuleta, Zuccollo (L), De Michelis (L), Bonetti, Labate, Giovannini, Gioria. All.: Delmati
Arbitri: Pristerà – Stancati

Il barometro sembra decisamente orientato verso il sereno per Pomezia. L’ultimo intoppo, il più grave, quello che mette in seria discussione la vita stessa del sodalizio, sembra destinato a quell’archivio dei brutti ricordi, quella scatola messa via e che si aprirà in un lontano futuro solo per dire: “certo ne abbiamo passate!” Domani l’ufficializzazione del sostegno economico da parte di Massimo Mezzaroma che apre scenari che non possono prevedere l’improvvisazione e la precarietà, oggi una vittoria fondamentale per il proseguimento di una stagione che potrebbe andare oltre ogni più rosea previsione. Busnago ci ha messo del suo, ha impegnato Fanella e compagne, ma ha dovuto lasciare sul campo l’intera posta, punti che valgono oro nel cammino play off.
Il  primo set che ha un minimo di storia, quello cha va dal fischio iniziale al primo time out tecnico; Busnago rimane in scia delle padrone di casa per il minimo sindacale poi Pomezia sferra l’allungo che permette di incamerare un buon gruzzolo di punti di vantaggio. Sono più che sufficienti per l’1-0, il tourbillon di cambi per le lombarde ed i punti di Bonetti e Garcia Marquez servono solo per limitare il passivo. Ben altra la storia nel secondo, Busnago trova ritmo e colpi, ed anche la leggerezza di spirito di Pomezia; le padrone di casa si illudono di quanto visto e fatto nel primo, la cattiveria agonistica scema e, con il sorriso sulle labbra, si trovano improvvisamente a dover inseguire. Non bastano i colpi della Corjeutanu a sovvertire il trend del parziale, Busnago agguanta un meritato quanto inaspettato pareggio. E’ uno schiaffo che il Pomezia sente forte e doloroso; il terzo set è all’insegna della riscossa, scompaiono i sorrisi, riappare il “ghigno” della concentrazione e della voglia di rivalsa. E’ un parziale che ha un solo padrone ed è il Pomezia, la buona volontà delle lombarde e tanta, ma  non sufficiente a sovvertire l’esito finale, ci pensa Capitan Fanella ad autorizzare il giro di campo. La china è quella giusta il copione sembra già delineato, ma non è così; il quarto inizia con i colpi della Corjeutano e di Luciana ed un buon vantaggio di partenza. Il grande merito di Busnago e di continuare a giocare pallone su pallone, anche senza grossi stimoli di classifica. Improvvisamente tutto si complica per Pomezia che si vede agguantare in prossimità del volatone finale; sale il nervosismo e  ci sta anche qualche protesta nei confronti della coppia arbitrale. Si prospetta un altro strappo ricco di insidie e di dubbi, ci pensa proprio Busnagno ad eliminarli tutti, tre errori di fila sul fronte offensivo segnano in via definitiva l’incontro, Pomezia può già pensare con maggiore serenità all’ultimo impegno della Regular Season con Giaveno.