CM> Casal Bertone-Free Club, la partita infinita

Marco Benedetti

Casal Bertone Volley-Free Club Porto Turistico Mare di Roma 2-3 (27-29/33-31/25-16/20-25/19-17)
Casal Bertone: Barletta, Bongiorno 11, Colasante 8, D’Addari, De Simone 3, Fabiano 9, Luccisano 22, Magliano, Maradei A. 7, Maradei E., Di Lorenzo (L). All.: De Simone
Errori 32, Battute Sbagliate 5, Muri 12, Aces
Free Club: Romano, Fornara, Moretti 1, Catania 9, Sacchi 17, Casagrande, Guidi 16, Napoleone 14, Pantano 24, Fiaccavento, Amantea (L). All.: Ludovici
Errori 46, Battute sbagliate 15, Muri 9, Aces 2
Arbitri:  Massi – Doddis
I numeri non hanno alcun coinvolgimento emotivo, sono freddi ed a volte taglienti, ma hanno spesso il pregio di fotografare al meglio l’andamento di una partita. E sono proprio i numeri che parlano di un Free Club maggiormente potente in fase offensiva, tanti i punti dei battitori ospiti, ma anche tantissimi gli errori che compensano abbondantemente la minore attitudine nel fondamentale  del Casal Bertone. Se poi ci mettiamo la scarsissima vena dei direttori di gara, ecco spiegati tutti i perché di un incontro interminabile. Le due formazione si affrontano subito a viso aperto, ma l’approccio tecnico è completamente opposto; gli ospiti cercano immediatamente di mettere a frutto il vantaggio in termini di centimetri sotto rete peccando spesso nella misura anche dai nove metri, il Casale punta maggiormente su un maggior ordine tattico capitalizzando al massimo la fallosità avversaria. Ne esce un parziale estremamente equilibrato fino ai prolungati vantaggi, equilibrio rotto solo dal doppio errore in ricezione di Luccisano. Terminata la prima maratona agonistica, tutto sembra ritornare nel naturale alveo di un match di pallavolo; il Casal Bertone accusa lo svantaggio e va sotto, sia in termini di gioco che di punti. Il giallo comminato a De Simone (incomprensibile ed inopportuno) porta il Free Club sul 10-17, sette punti appetitosi per un presumibile doppio vantaggio. Niente di più falso, il Free Club non approfitta di tanta manna dal cielo e torna ad inciampare, eccedendo con gli errori offensivi; neanche il doppio cambio ordinato da Ludovici, ineccepibile dal punto di vista tattico, sortisce i risultati sperati, Catania e compagni favoriscono il rientro del Casale in un parziale già virtualmente vinto. Si apre di fatto la seconda maratona, questa volta  sono i padroni di casa ad approfittare degli interminabili vantaggi. E’ una mazzata  per i ragazzi di Ludovici, il terzo set non ha praticamente storia, De Simone e compagni sfruttano al meglio la vena di Luccisano e del ritrovato Bongiorno per agguantare il meritato 2-1. Giornata di alti e bassi, il quarto evidenzia quello dei padroni di casa; il cinismo non abbonda tra le due formazioni, quindi è il turno degli ospiti di ritornare in partita. I ruoli si invertono, questa volta è il turno degli ospiti di guidare le operazioni, dimostrando una buona dose di carattere. Per il Free Club è il parziale migliore, gli errori vengono limitati al minimo e per i padroni di casa si fa notte. Il pareggio dà il via alla terza ed ultima maratona; un incontro di questo genere non meritava un epilogo differente. E’ un’alternanza tra le due formazioni, il Free Club prova la prima fuga, salvo poi subire la rimonta ed il sorpasso da parte del Casale; la volata prolungata ed emozionante premia gli ospiti che beneficiano dell’ennesima chiamata in doppio fallo di De Simone.  La chiusura non può che essere dedicata alla coppia arbitrale; non volendo prendere in esame il record mondiale di sanzioni sulla doppia in palleggio, non si può sottacere l’estrema approssimazione delle conoscenze tecniche e visive dei fischietti all’opera.  Una direzione che fa fare i complimenti ai protagonisti in campo che mai hanno perso la necessaria freddezza e sportività, malgrado tutti i presupposti che avrebbero in qualche modo giustificato reazioni ai torti subiti. Forse in altri sport l’epilogo avrebbe potuto essere differente. Soddisfatto il Tecnico Ludovici, superato lo shock degli ammonimenti del primo fischietto, riesce ad analizzare la prestazione dei propri ragazzi: “Non avendo più obiettivi in questa stagione avevo chiesto ai ragazzi di giocare sempre, indipendentemente dall’esito dell’incontro, solo così si cresce anche dal punto di vista mentale. Ho dovuto cambiare qualche ruolo a causa di infortuni e, malgrado questa difficoltà, i ragazzi mi hanno dimostrato di essere sempre in partita. E’ per questo che sono soddisfatto, malgrado il piccolo particolare che continuiamo a commettere troppi errori.”