1DF> Dream Team, un avversario in meno

Giada La Manna

Giacomo Giusti
Addetto Stampa Dream Team Roma

La formazione di Verderocca vendica la sconfitta patita nella gara di andata e piegando la Nuova Montello si assicura quanto meno il quarto posto nella stagione regolare
“And then there were three” (E poi rimasero in tre). Fu con questo disco (il cui titolo è ripreso dall’ultimo verso della filastrocca “Dieci Piccoli Indiani”) che i Genesis nel 1978 inaugurarono quella che secondo tutti i critici è la loro seconda (e decisamente meno fortunata) stagione di una carriera che dura a tutt’oggi, dopo gli abbandoni prima del vocalist Peter Gabriel nel 1975 e poi del chitarrista Steve Hackett avvenuto qualche mese prima che ridussero l’organico della popolare band britannica da cinque a tre elementi. E il titolo di questo disco (la cui traccia più importante è senza dubbio “Follow You, Follow Me”, primo singolo dei Genesis al primo posto delle classifiche di vendita in Inghilterra) può essere preso a prestito per descrivere quella che è l’attuale situazione di classifica del Girone D del campionato di Prima Divisione Femminile dopo la vittoria casalinga della Dream Team Roma sulla Nuova Montello per 3-1 in una gara valevole per la sedicesima e terzultima giornata del campionato interprovinciale. Questo risultato ha infatti escluso aritmeticamente dalla corsa al secondo posto del raggruppamento proprio la formazione di Torre Angela (che bene che vada chiuderà la stagione in quinta piazza), restringendo proprio a tre il numero delle formazioni ancora in corsa per questo obiettivo (che in ordine di classifica sono Sporting Pavona, la stessa Dream Team Roma e il Marino). Partita un pochino strana quella andata in scena presso il Pallone Mancini 34 con un andamento decisamente dicotomico che ha visto da una parte i primi due set viaggiare sul piano del sostanziale equilibrio (e conclusisi con un successo per parte) e gli altri due che invece sono andati dritti dritti verso la formazione di Via Sebastiano Satta, “aiutata” in questo senso da un serio infortunio al ginocchio occorso ad una giocatrice della Nuova Montello che presumibilmente ha condizionato il rendimento di una formazione, quella ospite, che già comunque all’inizio del terzo set sembrava essere in debito di ossigeno a causa delle modeste possibilità di rotazione a disposizione. Possibilità di cui invece il coach Liguori poteva disporre a piene mani considerando il fatto che stante il completo recupero di Costanza Peluso, arrivata con quella di Cinecittà alla seconda convocazione consecutiva dopo l’infortunio di inizio dicembre, l’unica indisponibile era la palleggiatrice Straini sulla via però del definitivo recupero. L’indisponibilità del numero 11 giallo-blu apriva nuovamente le porte della formazione titolare a Giulia Taccari al cui fianco il mister tiburtino affiancava la oramai consueta formazione con capitan Morrocchi e Misercola bande, Goubrial opposto, Valentini e Paglione centrali e la sempre più sicura Lamanna nel ruolo di libero. Formazione che di fatto vedeva durante la gara solo pochissimi aggiustamenti consistenti nell’inserimento di Lucarini nelle fasi finali dei due set inaugurali in luogo prima di Misercola e poi di Morrocchi e quello di Neri al posto di Goubrial nella parte discendente dell’ultimo tempo. Dicevamo di un inizio di gara piuttosto combattuto con un primo set contrassegnato da un solo serio tentativo di allungo da parte delle padrone di casa che a capo di un break di 6-0 (caratterizzato da due aces di Morrocchi) raggiungevano lo score di 9-4. Le ospiti però non demordevano e rispondevano restituendo quasi tutto quello che avevano appena incassato raggiungendo la parità a quota 11 e dando poi vita ad una fase di gara di fatto tutta punto a punto fino al 18-18. Era in questo momento che le ragazze di patron Anna Di Ludovico piazzavano il perentorio allungo finale portando a casa sette degli ultimi otto punti giocati (con quasi tutta la formazione capace di andare a referto in questa fase) e chiudendo 25-19 alla prima occasione utile a causa di un’infrazione avversaria. Il secondo set si caratterizzava per un equilibrio se possibile ancora maggiore con le due formazioni incapaci di produrre allunghi significativi (nessuna delle due formazioni riusciva mai a conquistare più di tre punti uno dietro l’altro). Il tutto si trascinava fino al 21-21, momento nel quale erano le ospiti ad uscire alla distanza conquistando gli ultimi quattro punti giocati nel corso del set. La terza frazione, come abbiamo già avuto modo di dire, ha segnato un punto di rottura definitivo nell’andamento della gara. Ma questa non accadeva subito. Anche i primi punti di questo tempo ricalcavano lo stesso tema già visto in precedenza almeno fino al 9-8. Qui le padrone di casa (trascinate in questa fase da una stratosferica Goubrial capace di timbrare per ben otto volte il cartellino in questa frazione) piazzavano il decisivo allungo (a cavallo del quale cadeva il sopra menzionato infortunio occorso all’atleta ospite) mettendo a segno un break di 7-0 che di fatto chiudeva un tempo che da quel momento in poi si sarebbe trascinato esclusivamente nell’attesa del punto numero 25 che arrivava alla prima occasione utile grazie ad un errore dell’attacco ospite. Il quarto parziale era interamente dominato dalla Dream Team Roma che partiva subito forte piazzando un 7-1 iniziale (con ancora Goubrial protagonista) che le ospiti ricucivano solo parzialmente arrivando a -3 sul 13-10 prima però di subire un altro allungo di 4-0 che fissava il punteggio sul 17-10 che solo qualche minuto più tardi sarebbe divenuto 25-16 grazie ad un attacco vincente di Misercola arrivato al secondo match point. Un successo importante, arrivato contro quello che alla vigilia si poteva definire a buona ragione un avversario diretto che porta con se diversi effetti benefici: consente di accantonare immediatamente lo stop di Aprilia contro lo Sporting Pavona,  mantiene viva una sia pur esile fiammella di speranza di conquista del secondo posto del girone, porta l’assicurazione aritmetica che per quanto male possano andare le cose nelle ultime due gare di regular season, comunque il quarto posto è garantito. L’obiettivo ovviamente è quello di trasformare questa acquisizione aritmetica in un qualcosa in più in termini di piazzamento finale di classifica. E in tal senso una gara da non fallire assolutamente è quella contro l’Amaldi Team che costituisce il prossimo impegno agonistico della formazione di Liguori (che con quella contro la Nuova Montello ha esaurito le sue fatiche casalinghe). Leggendo la classifica si potrebbe pensare a tre punti facili. Niente di più sbagliato. La formazione di Torbellamonaca nelle ultime settimane è rientrata prepotentemente in corsa per la conquista della permanenza diretta in categoria ma necessita ancora di punti per arrivare a quello che presumibilmente sarà il decisivo scontro di Labico previsto per l’ultima giornata con concrete speranze di poter conseguire un obiettivo che solo qualche settimana fa sembrava proibitivo. Sarà quindi un avversario che darà l’anima e che andrà affrontato con lo stesso spirito con il quale si affronta la prima della classe. L’appuntamento per questa gara non è fissato per il prossimo fine settimana ma è calendarizzato per martedì 29 marzo 2011 alle ore 20.00 presso la palestra dell’Istituto Agrario “Emilio Sereni” di Via Prenestina, 1395. La consueta chiosa finale questa volta va oltre la proclamazione della migliore in campo giallo-blu. E’ doveroso, infatti,  da una parte porgere i più sentiti complimenti al Quintilia che con il successo di mercoledì 16 marzo nel recupero contro lo Sporting Pavona ha aritmeticamente suggellato la sua trionfale cavalcata (sedici vittorie in altrettante gare) con la promozione in Serie D e dall’altra augurare alla sfortunata giocatrice della Nuova Montello infortunatasi al Pallone Mancini34 un rapido rientro all’attività agonistica. Per quanto riguarda la scelta della migliore in campo giallo-blu, essa si presenta quanto mai complessa in quanto come conferma anche lo stesso tecnico Luca Liguori “Abbiamo giocato sfruttando singolarmente nei vari set le nostre individualità, non riuscendo a mantenere costante un rendimento di insieme di alto profilo. Poco male, quando le cose vanno così bene in termine di risultato finale e portiamo ben quattro atlete in doppia cifra, contro una squadra veramente coriacea ed antipatica da affrontare. Abbiamo ancora due uscite per prepararci al meglio ai play off, dovremo sfruttarle a dovere”. Individualità come la già citata Goubrial, Paglione e Misercola che peraltro hanno dato un contributo di altissimo livello solamente in alcuni tratti di gara. L’unica atleta che ha mantenuto un elevato livello di continuità per tutta la gara dando una ulteriore riprova dello stesso di grazia che sta attraversando in questa fase della stagione è Giada Lamanna. A lei quindi va il premio di migliore in campo del pomeriggio giallo-blu.

Dream Team Roma-Nuova Montello 3-1
(25-19, 21-25, 25-17, 25-16)
Dream Team Roma: 8 (K) Morrocchi 15 p.ti; 10 Misercola 12 p.ti; 6 Paglione 15 p.ti; 5 Goubrial 11 p.ti; 12 Taccari 3 p.ti; 10 Valentini 4 p.ti; 1 (L1) Lamanna; 18 Neri; 3 Lucarini; 78 (L2) Carrieri NE; 14 Caldarelli NE; 7 Cancro NE; All.Liguori; Team Manager De Leo.
Durata set: 23’, 26’, 37’, 22’. Durata complessiva incontro: 1h 48’