DF> Italo Svevo, niente da fare

US Italo Svevo

GRUPPO FABRIZI SVEVOMILLENNIUM  – AUTOSCUOLE ROMA DUCA D’AOSTA 0-3 (16-25; 21-25; 25-27)
GRUPPO FABRIZI SVEVOMILLENNIUM: Polito  4, Rampini 7, Renna, Cinquegrani 2, Negri 9, Vasselli,  Greci 5, Diodati 2, Sgroi 1, Gaviglia 5, Fiore (L) Giuliani. ALL: Stefano Iurescia  2° ALL: Alessandro Antenucci  DIR: Roberto Merolla.
Il 2011 comincia come era finito il 2010. Una sconfitta, 0 punti conquistati, tanta rabbia; i volti cupi a fine gara hanno fatto presagire che c’era disappunto e grande delusione per una partita dalla quale ci si aspettava molto di più, ma viste assenze, infortuni, arbitraggio e altri fattori, non si poteva chiedere di più a una squadra, la Italo Svevo, quartultima in classifica, contro un titano, il Duca d’Aosta, al secondo posto in classifica. La squadra di casa ha sentito molto la partita di ieri, c’era entusiasmo e il pienone del pubblico, nonostante sempre l’orario da prima serata televisiva, al pallone di Via Oppido Mamertina, ha dimostrato che la voglia di portare a casa questa partita, di lottare su ogni palla e di voler vincere a tutti i costi c’era. Molte amicizie e qualche inimicizia sottorete tra due squadre che si affrontano costantemente dai tempi dei campionati provinciali quando entrambe militavano nella prima divisione tre anni or sono. Mettetevi comodi per il film della partita: Iurescia non ha mischiato più di tanto le carte in tavola, e con le assenze di Moriconi e Scotucci ha ringiovanito il sestetto titolare con Polito opposto, alla prima da titolare, e Sgroi, classe ’94, come secondo centro. La fase 5 con cui è partito l’ex tecnico del Palestrina ha visto, la diagonale palleggiatore-opposto Vasselli-Polito, centrali Greci e Sgroi, martelli Gavglia e Negri. Libero Fiore. E pronti via: l’atmosfera è tesa e infuocata: quasi come a dire “al fischio d’inizio scatenate l’inferno”. E invece la Svevo riparte impaurita, intimorita, nonostante l’ace iniziale di Sgroi, primo punto in D, e un attacco vincente di Polito, e va subito sotto di tre. Duca d’Aosta impone un gioco dagli errori limitati e punta sul piazzare la palla nelle zone lunghe del campo biancoblu mettendo in difficoltà Fiore e compagne (bassa percentuale in difesa e poca moblità in posto 5-6 hanno presentato un vero campanello d’allarme). Ma la Svevo riesce a tenere le avversarie solo due punti sopra, Duca d’Aosta non vuole strafare e si limita a gestire. Gaviglia con una parallela vincente riporta la situazione in parità ma sono 4 errori di fila delle padrone di casa a riportare Duca d’Aosta avanti. Iurescia non corre rischi e opta per un doppio cambio inaspettato con Cinquegrani opposto ricevitore e Giuliani in palleggio, tornando su attacco a tre e sperando di fermare le arancio-blu. Ma la mossa non porta frutti e il lumicino battagliero delle ragazze di Iurescia si spegne sovrastato da Duca d’Aosta che continua a picchiare da posto due e posto 4; molti gli errori in battuta da una parte e dall’altra, quasi diventa noioso il finale di set, ma la squadra ospite spezza la monotonia e porta a casa il primo set sul 25-16
Secondo set, senza particolari cambi, se non per Rampini che sostituisce Sgroi, comunque buono l’esordio da titolare, per avere la coppia di centrali titolari per fermare le avversarie. La musica infatti cambia, e le “svevoline” trascinate dalla grinta vincente di Negri e Greci si porta anche sul +7. Duca d’Aosta è irriconoscibile, e la Svevo ora conduce il valzer della partita. Greci realizza due ace in posto 1 e la Svevo si porta sul 12-5 e mantiene i suoi 7 punti di vantaggio, continuando però a faticare in difesa con Fiore e in ricezione con Gaviglia. Polito in attacco dà il suo contributo ma sono sempre Negri e Greci a dare punti pesanti. Ma due attacchi e due difese sbagliate riportano Duca d’Aosta sotto a -3. La Svevo si spegne poi definitivamente con la peggiore delle tegole: l’ennesimo infortunio di quest’anno, confermando che forse il pallone di Via Oppido Mamertina è davvero stregato. Greci cade male a muro e il ginocchio le cede (probabile distorsione) ed è costretta a uscire e a far spazio a Diodati. La ricezione continua a fare acqua da tutte le parti e Iurescia inserisce Renna (secondo libero, ieri quarto martello) al posto di una Gaviglia in tilt, per dare maggiore spinta in ricezione ma per la Svevo è buio pesto, complice due errori in battuta e due attacchi murati a Negri e Polito. Duca d’Aosta ringrazia e porta a casa anche il secondo set sul 25-21, dopo altre due ricezioni sbagliate.
Nel terzo set, ormai sembra la fine, Duca d’aosta gioca sul velluto inserendo qualche riserva per dare un po’ d’ossigeno alle titolari, Iurescia invece riparte con la stessa formazione. Inizia il parziale e ancora una volta la Svevo mette la quarta approfittando dei molti errori gratuiti delle avversarie, sale in cattedra Rampini che dà una grande mano alla sua squadra, diventando la trascinatrice di questo 3° set, in fast realizza punti determinanti ma la squadra non la segue fino in fondo e tre errori in attacco riportano Duca d’Aosta sotto a -2 (8-6). Rientra Cinquegrani al posto di Gaviglia, ma la squadra arancio-blu torna ai livelli standard e mette freccia e sorpasso portandosi sul 15-11. Negri e Diodati riportano la Svevo a -1, ma poi è un monologo ospite che è prossimo a chiudere l’incontro. Siamo sul 24-16, e finire la partita è come rubare le caramelle a un bambino. Ma questo bambino, la Svevo, di caramelle ne vuole ancora, e inizia una rimonta impensabile, mettendo il cuore avanti al posto di spalle, mani e braccia. Rampini ancora una volta dà una speranza realizzando due muri e una veloce, lei ci crede e inizia a crederci anche il resto della squadra che iniziano a far crollare le fondamenta di un 3-0 che Duca d’Aosta ha quasi finito di costruire. Poi succede l’impossibile:   quattro tocchi di Duca D’Aosta in attacco, non segnalati dal direttore di gara ma soprattutto sul 24-24 una clamorosa palla accompagnata su attacco dal centro da parte di Duca d’Aosta, plateale,  data come regolare;  la palla cade a terra di fronte allo sgomento e all’indignazione di Fiore e compagne, che vanno a protestare invano. La panchina si alza furibonda con Iurescia che si arrabbia fortemente. Ma c’è poco da fare: il fischietto è il fischietto. Bisogna rimboccarsi le maniche ma le maniche si srotolano di nuovo e la Svevo crolla quasi come sotto choc per quella palla accompagnata non fischiata. 26-24 per Duca d’Aosta e 3-0 che condanna la Svevo a un inizio 2011 non felice.
Prestazione in chiaroscuro per le biancoblu; molte cose non hanno funzionato come sempre: la ricezione ha girato male nei momenti di maggiore concentrazione. Polito ha fatto quello che ha potuto, e le centrali Greci e Rampini hanno dato come sempre grande sicurezza e continuità. Bene anche Negri molto concentrata e determinata. In difesa la Svevo ha faticato molto a contenere gli attacchi del Duca d’Aosta. Poi se ci si mette l’infortunio di Greci (alla quale auguriamo pronta guarigione). Fatto sta che la Svevo, è stata troppo timida in certi tratti della partita, non garantendo un gioco ordinato, ma si è rivelata spesso timorosa e confusionaria, e mandare la palla in terzo tocco in palleggio nel campo del Duca d’Aosta è come gettarsi tra le fauci di un leone; ma queste sono le partite dove una squadra come la Svevo ancora non può permettersi di giocare sul velluto. Considerando anche che stare avanti di 6 punti e farsi rimontare è veramente un qualcosa di inspiegabile. Ancora manca la cattiveria necessaria per chiudere e la pressione psicologica è più forte che mai. Fronte classifica: la Svevo resta sempre al quartultimo posto a 9 punti, mentre Duca d’Aosta resta seconda a 29 al pari di DLF. Prossimo impegno per le ragazze di Iurescia è una sfida alla “davide contro golia”. Sabato prossimo 15 gennaio, le svevoline scenderanno all’inferno nella tana dell’Amaldi Volley, prima in classifica. Iurescia spera di recuperare Ilaria Greci, mentre ritrova Scotucci e Moriconi già da lunedì in palestra. È dura fare pronostici se non scontati per la gara di sabato. Ma spesso sono queste le partite più imprevedibili del fantastico mondo della pallavolo, tanto è vero che il pallone è rotondo. D’altronde se con Duca d’Aosta non è venuto fuori solo il negativo, ma l’essere stati in vantaggio per 7 punti sia al secondo che al terzo set, fa pensare che la Svevo c’è, e che di certo darle della squadra materasso è la peggiore delle offese. Ci vorrebbe sempre quella cattiveria, la capacità di osare di più, di volere di più, con questi mezzi forse ora le biancoblu non sarebbero quartultime in classifica: lo ribadiamo sempre che l’inesperienza e la giovane età influiscono, ma siamo convinti che questi fiori di atlete, per alcuni aspetti ancora acerbe sono pronte a sbocciare.