1DF> Dream Team, 2011: inizio shock

Foto Dream Team

Giacomo Giusti
Addetto Stampa Dream Team Roma

Al culmine di una prestazione decisamente incolore la massima formazione di Verderocca subisce la prima sconfitta stagionale ad opera della Nuova Montello 
Nel 1999 il regista statunitense Oliver Stone consegnò alla storia della cinematografia uno dei suoi oramai numerosi capolavori. Stiamo parlando del film che alle nostre platee giunse con il nome di “Ogni maledetta domenica” e che narrava le tumultuose vicende della squadra di football americano dei Miami Sharks. L’accostamento fra questa pellicola e quanto ha messo in mostra la formazione di Prima Divisione Femminile della Dream Team Roma nella prima uscita del 2011 valevole per la settima giornata del Girone C del campionato di Prima Divisione deriva dal fatto che in un passaggio del film, il protagonista maschile Tony D’Amato, coach della formazione della Florida ed interpretato da Al Pacino affermava che “nello sport si vince e si perde. Resta da vedere se si vince o si perde da uomini”. Volendo tradurre questo concetto con “esistono sconfitte dignitose e meno dignitose” riteniamo sia vero affermare che il brutto kappao (0-3) patito presso la palestra di Via Poseidone assomigli più alla seconda categoria che alla prima. La squadra di coach Liguori è parsa decisamente molle, sfilacciata, a tratti deconcentrata e lontanissima parente di quella che aveva ben impressionato se non in tutte, certamente in larga parte delle uscite fin qui andate in scena. Un vero peccato perché il campo ha dimostrato che sarebbe bastato piuttosto poco (soprattutto verso la fine dei parziali) per sovvertire l’esito di un confronto nel quale quasi tutte le protagoniste in maglia giallo-blu hanno offerto una prestazione decisamente insufficiente soprattutto con riferimento a quel settore delle bande che solitamente è uno dei punti di forza della formazione tiburtina e che invece nella circostanza in questione ha messo in mostra dei limiti soprattutto di tenuta nervosa del tutto inediti. A questo si aggiungano poi quelli che non debbono essere considerati degli alibi ma che oggettivamente sono dati di fatto che devono essere necessariamente riportati per avere un quadro complessivo del contesto nel quale è maturato questo passo falso. Il primo di questi eventi fa riferimento alla situazione di emergenza che si è venuta a creare nel settore dei centrali che dopo l’infortunio di oltre un mese fa occorso a Costanza Peluso ha dovuto fare i conti anche con la defezione della sua alternativa Alessia Valentini infortunatasi ad una caviglia durante un allenamento sostenuto durante il periodo delle festività natalizie che la terrà lontana dai campi per un’altra decina di giorni. Il secondo è invece legato al fatto che tutti i gruppi giallo-blu hanno sostenuto dal 2 al 7 gennaio scorso un ritiro in quel di Norcia nel quale tutte le atlete sono state sottoposte a dei carichi di lavoro più intensi (almeno da un punto di vista della cadenza) rispetto a quelli a cui sono abituate e che potrebbero aver lasciato almeno nel breve periodo delle tossine nei muscoli in attesa di dipanare i benefici effetti nel cuore della stagione. Con tutte queste premesse veniamo alla cronaca di una gara nella quale Mister Liguori ha risolto i suoi problemi nel settore dei centrali con lo spostamento di Misercola in questa posizione rispetto a quella da lei abitualmente ricoperta di martello e completando la formazione inizialmente scesa in campo con Straini in regia, Morrocchi e Lucarini bande, Goubrial (anche lei non al meglio della condizione per problemi alla schiena) opposto, con Paglione nel ruolo di secondo centrale e Lamanna libero. Quasi superfluo dire che le prestazioni sottotono di quasi tutte le protagoniste giallo-blu hanno costretto Coach Liguori ad attingere a piene mani (con risultati invero poco esaltanti) dalla panchina coinvolgendo in particolare Caldarelli (che ha giocato l’ultimo punto del primo set e per intero le altre due frazioni in luogo di Lucarini) ed in misura molto minore Taccari (in luogo di Straini) e Neri che ha fatto la sua apparizione nel tempo conclusivo sostituendo la sofferente Goubrial. Lo svolgimento dei tre parziali su cui si è snodato il confronto, come abbiamo già avuto modo di dire, ha presentato diverse situazioni in cui la Dream Team Roma avrebbe potuto rovesciare a suo favore il risultato soprattutto con riferimento alle frazioni estreme, mentre quella centrale è stata maggiormente in controllo delle padrone di casa per gran parte del suo svolgimento. Venendo maggiormente nel dettaglio, il primo tempo si è snodato sull’asse del perfetto equilibrio per tutta la sua durata con un vantaggio massimo da parte del Nuovo Montello di +3 (13-10) immediatamente rintuzzato da Morrocchi e C. Si arrivava così al rush finale con una Dream Team Roma che sembrava aver preso la ruota dell’avversario sul 20-22. Qui però cominciava una sorta di festival dell’errore iniziato con una ingenuità derivante dall’essersi praticamente fermati a seguito di quella che veniva definita un’infrazione commessa dalla Nuova Montello non ravvisata (probabilmente in modo corretto) dal direttore di gara e proseguito con un ace subito e da tre errori quasi consecutivi di Goubrial, Morrocchi e Caldarelli che consentivano la chiusura del set sul 25-23. Come già detto la seconda frazione era detenuta con maggior saldezza dalle ragazze di Torre Angela a cui di fatto era sufficiente prodursi in un break di 4-0 (dall’11-11 al 15-11) per rendersi irraggiungibili fino al 25-19 finale. Il terzo e ultimo tempo vedeva invece quasi sempre la Dream Team Roma menare le danze dando sempre però l’impressione di essere una squadra a cui “mancava sempre un soldo per fare una lira” visto che mai si aveva la sensazione di poter assistere da un momento all’altro al colpo del kappao. Colpo che riusciva ad infliggere la società del Municipio 8, la quale dopo aver prodotto uno strappo di 4-0 che portava il punteggio dal 18-19 al 22-19 ed essersi fatta rimontare, riusciva a trovare la forza per l’allungo finale chiudendo 25-22. Una sconfitta che al momento, visto il nuovo netto successo del Quintilia sull’Amaldi, ridimensiona i sogni di vertice della compagine di Luca Liguori, considerato che il distacco dalla formazione tuscolana è ora di ben cinque punti. Ovviamente non tutto è perduto sia in chiave primato (visto che comunque si debbono ancora disputare i due scontri diretti) che ovviamente in chiave play-off (dove il distacco rispetto alla sesta classificata è tuttora di sette lunghezze) ma è chiaro che bisogna trovare la forza di mettersi alle spalle immediatamente questo passo falso e farlo fin dalla prossima gara con l’Amaldi. Incontro previsto per il 15 gennaio prossimo alle ore 18.00 presso il Pallone Comunale Mancini 34 e che se portato a casa consentirà di ampliare ancora il margine di vantaggio sulla sesta in classifica e quindi porre un’ulteriore ipoteca sui play-off e caricherebbe l’ambiente in vista di quella che può essere definita la madre di tutte le battaglie con il Quintilia in programma sette giorni dopo. L’importanza che riveste il prossimo incontro non viene nascosta da Mister Liguori a fine gara. Queste le sue dichiarazioni: “Siamo rimasti sul pullman che ci ha riportato da Norcia. Oggi purtroppo non abbiamo fatto nulla di ciò che sappiamo fare e l’avversario con grande umiltà e determinazione è stato più bravo di noi. Perdiamo male, lasciando tre punti importanti. Credo però che questo risultato serva a tutti per mostrare e dimostrare a noi stessi prima ancora che agli altri che tipo di mentalità abbiamo e quanto siamo maturi per disputare un risultato di vertice. La gara contro l’Amaldi sarà dura, perché anche loro sono una squadra molto arcigna e determinata, bisognerà avere la pazienza e gran voglia di lottare”. Uno sguardo infine alle prestazioni individuali. In un panorama complessivamente piuttosto avaro di evidenziazioni positive una nota va spesa per Francesca Misercola, top scorer della serata nonostante si sia cimentata in un ruolo non propriamente suo. Per questo spirito di abnegazione assegniamo quindi al numero 10 giallo-blu la palma di MVP del pomeriggio giallo-blu.

Nuova Montello-Dream Team Roma 3-0
(25-23, 25-19, 25-22)
Dream Team Roma: 8 (K) Morrocchi 5 p.ti; 10 Misercola 12 p.ti; 6 Paglione 10 p.ti; 5 Goubrial 8 p.ti; 3 Lucarini 2 p.ti; 14 Caldarelli 3 p.ti; 11 Straini; 1 (L1) Lamanna; 18 Neri; 12 Taccari; 4 Dell’Agnello NE; 17 Renna NE; 78 (L2) Carrieri NE; All.Liguori; 2^All. Dalla Libera; Team Manager De Leo
Durata set: 23’, 23’, 25’. Durata complessiva incontro: 1h11’