DF> Italo Svevo, anno nuovo….

US Italo Svevo

E’ tempo di mettere da parte i panettoni, gli alberi di natale, i cenoni ipercalorici e i fuochi d’artificio. Il tempo delle feste è finito. E si torna in palestra a sudare e a smaltire le calorie delle feste natalizie. E’ quello che già da lunedì ha iniziato a fare la Italo Svevo. Le ragazze di coach Stefano Iurescia hanno chiuso il 2010 in modo amaro con una sconfitta contro il Giro Volley che le ha condannate a mangiare il panettone al quart’ultimo posto della classifica del girone B di Serie D femminile.  Il 2010 è stato un anno pieno di cambiamenti e di buone notizie per la Svevo. La scorsa stagione, specialmente il girone di ritorno ha visto le ragazze biancoblu ottenere la salvezza in serie D per il secondo anno di fila e portandosi a metà classifica a 6 punti dai playoff. In estate molti i dubbi legati al futuro della squadra; l’accordo a settembre con il Terzo Millennio ha portato volti nuovi a livello dirigenziale e del roster della squadra, tra le quali l’arrivo di  Roberto Merolla  in qualità  di Direttore Sportivo  e di Sergio Gaviglia Team Manager  per la serie D, mentre  ha visto la conferma di coach Iurescia per la terza stagione consecutiva in serie D. La stagione corrente ha visto la compagine tuscolana in difficoltà, considerando il nuovo organico giovane, con atlete di talento provenienti molte dalla seconda divisione. L’esordio col Casal Bertone perso per 3-0 per poi passare alla vittoria più significativa: il derby col Terzo Millennio. Fino ad arrivare ad oggi, al periodo di crisi di novembre, con le 3 sconfitte consecutive, alla vittoria sofferta con Tivoli e alla sconfitta appunto col Giro Volley. Coach Iurescia non vuole parlare di bilanci. E neanche la squadra intende fare resoconto sull’andamento di questa stagione. Ormai il 2010 è storia. Il 2011 è l’anno che verrà, l’anno della possibile rinascita, della consacrazione, oppure dell’inferno e della catastrofe. È gioco forza dire che la Svevo è artefice del suo destino e dipende tutto dalle sue potenzialità e volontà. Gli obiettivi in fondo già sono stati detti fino alla nausea: ottenere la salvezza, pur considerando un girone abbordabile, e cercare di costruire un livello di gioco e di qualità mattone dopo mattone, partita dopo partita, evitando i molti passi indietro visti in buona parte del girone d’andata e insistendo sulle belle prestazioni come quella contro Frascati (persa 3-2 dopo essere state in vantaggio sul 2-1). Ma ora basta usare la macchina del tempo e scrutare le partite dello scorso anno. È tempo di guardare avanti, di guardare già a sabato 8 gennaio, c’è una sfida delicata, il ciclio terribile che attende Scotucci e compagne è appena iniziato: arriva Il Duca d’Aosta, terza forza del campionato e prima squadra capace di spodestare la capolista incostrastata di buona parte del campionato finora, l’Amaldi Volley. È una partita che vale più di una partita: certo non è uno scontro diretto, ma il Duca d’Aosta è senza dubbio un’avversaria storia per la Svevo, al tempo in cui entrambe militavano nei campionati provinciali qualche anno fa, affrontandosi più volte e regalando sempre belle partite al pubblico.
Intanto le biancoblu si preparano alla sfida e lo fanno allenandosi con determinazione e costanza. Recuperate tutte le giocatrici di ritorno dalle vacanze natalizie, Iurescia può contare sull’intero gruppo, e la Svevo sarà in palestra anche il giorno dell’Epifania: giovedì 6 gennaio va di scena il test match contro Palombara, un’amichevole-allenamento dove l’allenatore Ex Palestrina può provare le diverse soluzioni tattiche che ha a disposizione, e iniziare a decidere il sestetto che scenderà in campo col Duca d’Aosta. La sfida con Palombara è un remake dell’amichevole fatta nel pre-campionato delle biancoblu e persa disastrosamente. Ora però le biancoblu si conoscono meglio, hanno consolidato un bel gruppo e sicuramente offriranno una prestazione migliore. Con uno sguardo al campionato e alla sfida storia contro il Duca d’Aosta di sabato 8 gennaio in casa nel pallone di Via Oppido Mamertina.